Dalla giunta regionale 1 milione e 200mila euro per le cooperative di comunità

Il 30 marzo un’iniziativa per illustrare il bando

La giunta regionale toscana stanzia quasi un milione e duecentomila euro a sostegno delle cooperative di comunità, tra le esperienze più originali e significative della passata legislatura: vere e proprie imprese, sia pur piccole e nate spesso da un tessuto associativo fatto di civismo, destinate a reggersi sulle proprie gambe e inventate per creare nuove occasioni di sviluppo sostenibile in aree oggi marginali e periferiche, per offrire pure nuovi servizi ai residenti e combattere anche lo spopolamento di borghi e paesi.

Il bando è stato pubblicato oggi, 21 marzo, sul sito di Sviluppo Toscana, società in house della Regione. “Due anni di pandemia purtroppo hanno messo in difficoltà, al pari dell’intero sistema economico, anche le cooperative di comunità – spiega l’assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras – Con questo bando vogliamo sostenere le cooperative che già esistono, rafforzandone la capacità di resilienza, ed aiutare pure la formazione di nuove”. Un aiuto che servirà anche a mantenere i posti di lavoro che si erano creati e crearne di ulteriori. “Stiamo organizzando – anticipa l’assessore – una giornata appositamente dedicata per illustrare e presentare il bando: l’appuntamento è per il 30 marzo”.

Tanti dei progetti delle cooperative di comunità toscane, una quarantina, sono stati avviati nel 2018, quando la Regione li finanziò con poco meno di due milioni di euro. A fine 2020 sono arrivati altri 800  mila euro di fondi europei Fesr-Fse per ulteriori dieci iniziative di rete: per giocare ancora più di squadra.  Esperienze distribuite a coriandolo un po’ per tutto il territorio regionale: ciascuna con le sue specificità ma anche con parecchi elementi in comune.

Le cooperative di comunità toscane operano infatti nei borghi più sperduti, in montagna o nelle aree periferiche di aperta campagna.  C’è chi ha deciso di puntare sulla valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari del territorio e chi è partito dall’economia circolare e dal riciclo, chi dall’offrire servizi per il turismo sostenibile e verde (dai cammini alle due ruote) e chi ha messo insieme produzioni locali, tradizione e innovazione tecnologica.

I progetti per partecipare al nuovo bando potranno essere presentati dalle singole cooperative oppure anche da reti di imprese, che però dovranno includere almeno dieci cooperative ed essere aperte all’ingresso di altre. L’accesso è possibile anche da parte di cooperative in via di costituzione, che dovranno però costituirsi entro sessanta giorni dalla concessione del finanziamento.

I progetti dovranno puntare alla creazione di nuove cooperative, al consolidamento di quelle che già esistono o alla creazione o irrobustimento di reti e dovrà essere presentato un piano di finanziario su tre anni. L’aiuto sarà concesso sotto forma di contributo a fondo perduto pari all’80 per cento del progetto ammesso (valide anche iniziative già avviate, a partire dal 23 febbraio 2020). I finanziamenti andranno da un minimo di 20 mila euro fino ad un massimo di 200 mila euro.  Tutti i progetti che riceveranno un contributo dovranno concluderesi entro il 30 aprile 2023.

 

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