Consiglio regionale: via libera al bilancio di previsione 2022 – 2024

Chiesti alla giunta 22 milioni e 341mila euro. Si astengono le opposizioni. Casucci (Lega): “Perplessità su premi e comunicazione”  

Consiglio regionale, approvato il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022 2023 2024 con 23 voti favorevoli e 14 astenuti.

“Il bilancio di previsione è molto simile a quello dello scorso anno. Non ci sono aumenti di spesa. Sono stati chiesti alla giunta esattamente 22 milioni e 341mila euro – ha precisato il presidente Antonio Mazzeo – Per l’adeguamento dei vitalizi alla variazione dell’indice Istat abbiamo dovuto prevedere 145mila euro, trattandosi di spese obbligatorie non rinviabili. Abbiamo quindi meno risorse a disposizione del consiglio. Abbiamo ridotto il fondo riserva spese impreviste a 30500 euro e il fondo riserva spese obbligatorie a 30800 euro. Alcune compensazioni sul trattamento economico dei consiglieri, la riduzione delle spese di tesoreria a 3mila euro e le utenze a 7mila euro hanno permesso questa operazione”.

Il vicepresidente Marco Casucci (Lega) ha espresso alcune perplessità sull’istituzione dei premi: “Ne sono previsti ancora due, innovazione e architettura, per oltre 500mila euro l’anno – ha osservato – Abbiamo perplessità anche sulla comunicazione, che vorremmo sempre più puntuale e rappresentativa di tutti” ha aggiunto, ricordando che presto il rapporto previsto sarà l’occasione per fare il punto, dopo lo sforzo fatto sulla digitalizzazione. Per questo ha annunciato voto di astensione.

Nel corso della decima legislatura si è consolidato il contenimento dei costi della politica e della gestione iniziato con la modifica dello statuto regionale del 24 aprile 2013, in virtù della quale i componenti del consiglio e della giunta regionale sono diminuiti complessivamente di 16 unità, con un risparmio complessivo sul trattamento economico spettante di circa 2 milioni e 460mila euro annui.

Contestualmente alla riduzione del numero dei consiglieri si sono rilevati apprezzabili risparmi per quanto concerne la dotazione di personale delle segreterie degli organismi politici e dei gruppi consiliari. Stesso andamento si è riscontrato per le spese di funzionamento del consiglio regionale che, pur a fronte di nuove spese anche a carattere obbligatorio, ha comunque mantenuta invariata nel quadriennio 2017 – 2022 la richiesta di trasferimento di risorse dal bilancio regionale.

La parte entrata per l’esercizio 2022 è di 29 milioni 112mila 587,74 euro in conto competenza ed è composta prevalentemente da risorse che derivano dal trasferimento di fondi del bilancio regionale, di natura corrente ed in conto capitale, pari a 23 milioni 98mila euro, oltre a 40mila euro a titolo di rimborso spese per i servizi tipografici. In particolare, la somma di 29 milioni 112mila 587,74 euro comprende i trasferimenti da Agcom vincolate alla gestione del Corecom per le funzioni delegate (172mila 676,07 euro), da Co.Bi.Re per le spese delle biblioteche e strutture documentarie regionali toscane (15mila), dalle regioni e dalla conferenza presidenti assemblee legislative per l’adesione all’osservatorio legislativo (7500 euro). La somma include anche entrate extratributarie di 223mila 554,58 euro riferibili a recuperi di spese ed oneri di consiglieri, gruppi consiliari, componenti la giunta e dipendenti.

Le entrate in conto capitale, oltre al trasferimento dal bilancio regionale di 647mila 271, registrano risorse di 60mila euro per una sponsorizzazione tecnica per il restauro delle superfici decorate della sala Gonfalone nel Palazzo del Pegaso (ex Covoni).

La parte spesa, oltre a quanto destinato al funzionamento del consiglio, comprende tutti gli oneri per il trattamento economico, compresi i vitalizi, dei consiglieri, dei componenti la giunta, i contributi ai gruppi consiliari, agli organismi esterni e alle commissioni consiliari, oltre alle spese per eventi ed iniziative consiliari, escluso il costo complessivo del personale, che grava sul bilancio regionale.

Con legge regionale 27/2019 sono stati rivisti i vitalizi in godimento a favore di presidenti, consiglieri, assessori, con il sistema del calcolo contributivo e con la contestuale abolizione del divieto di cumulo tra vitalizi. Il risparmio è stato di oltre 222mila euro.

Dal primo gennaio 2013 ogni gruppo consiliare riceve un contributo annuo di 5mila euro per ciascun consigliere aderente e di una somma complessiva di 0,05 euro per ogni residente nella Regione. Quest’ultima somma, pari a 183mila 416,65 euro annui, nel quadro di un contenimento dei costi della politica, non è stata sinora attribuita e non è prevista neanche nel bilancio 2022 2023 2024.

La spesa per gli organismi esterni (collegio di garanzia, parlamento degli studenti, garante infanzia e adolescenza, garante dei detenuti, difensore civico, Corecom, consiglio delle autonomie locali, conferenza permanente delle autonomie sociali, autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione) nel 2022 si attesta a 1 milione 287mila 520,67 euro. Da tenere conto che l’autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione si è insediata solo nel mese di maggio 2020.

Con il bilancio 2022-2024 si dà copertura alle seguenti leggi di iniziativa consiliare a carattere continuativo che hanno comportato un incremento di spesa strutturale sul bilancio del consiglio per i complessivi 330mila euro per l’anno 2022: legge regionale 82/2016 Istituzione del premio regionale di architettura contemporanea per 30mila euro nel 2022 e nel 2024; legge regionale 9/2017 Celebrazione delle ricorrenze istituzionali della Regione Toscana e degli anniversari storici. Istituzione dei premi regionali di valorizzazione del territorio toscano Innovazione – made in Tuscany per 100mila euro e Giovanni da Verrazzano – Eccellenze toscane, per 50mila euro. Complessivamente quindi 150mila euro per ciascun anno 2022, 2023 e 2024; legge regionale 79/2020 Fondazione per la formazione politica e istituzionale per 100mila euro per ciascun anno, 2022, 2023 e 2024; legge regionale 10/2021 Celebrazione della festa dell’Europa. Modifiche alla legge regionale 26/2009 per 50mila euro per ciascun anno 2022, 2023 e 2024.

Il commento del presidente Giani

“Sono molto contento dello sviluppo del dibattito e sull’approvazione della parte qualificante del bilancio, approvata con la partecipazione attiva della maggioranza e il contributo costruttivo dell’opposizione, con ben 15 ordini del giorno approvati, che cercheremo di attuare”.

Così il presidente della Regione Eugenio Giani sulla parte qualificante del bilancio 2022, approvata oggi in aula dall’assemblea toscana.

Il bilancio è sobrio nella parte corrente  – prosegue il presidente –  non ci sono tagli o nuove tasse per i cittadini. E’ molto incentrato sugli investimenti: 671 milioni rispetto ai 520 dell’anno scorso. Si tratta di  quasi 160 milioni in più, che significano 80 milioni per sistema tramvie di Firenze, 60 milioni per la sanità che integrano i 550 milioni che vengono dal Pnrr. Ventisette milioni vanno allo sport, di cui 22 milioni per la manutenzione e ristrutturazione di impianti, mentre 5 milioni serviranno alla realizzazione del primo impianto sportivo Pegaso, una piscina a vocazione regionale a San Bartolo a Cintoia a Firenze, cui ne seguiranno altri per l’altletica leggera e per il ciclismo”.

“Poi c’è la fetta più consistente – continua – ovvero 93 milioni, per potenziare gli argini dei fiumi e la tutela dell’assetto idrogeologico, l’erosione costiera, la difesa del suolo. Avremo poi 66 milioni destinati alle ristrutturazioni  e alla realizzazione degli immobili regionali; 40 milioni per la cultura che si aggiungono ai circa 20, che già abbiamo messo in campo per la conservazione e la tutela del patrimonio artistico e storico della Toscana; 18 milioni andranno all’edilizia scolastica, aggiungendosi agli oltre 50, che arriveranno prossimamente grazie al fondo di coesione. Insomma un piano di forti investimenti, ma che comunque anche nella parte corrente riesce a trovare più risorse anche per sociale, disabilità, anziani, abbattimento barriere architettoniche, non abbienti“.

“È importante non dimenticare – conclude – che questo bilancio si integrerà con i fondi europei, con quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con i fondi nazionali. Sarà un “work in progress”, che terrà conto dei fondi che porteranno anche enti locali e consorzi e delle loro proposte sulle quali cercheremo le risorse, per dare risposte integrate per una Toscana che cresce e investe, con un volano pubblico molto forte”.

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