Elezioni regionali 2020, via libera in commissione alle modifiche per i rimborsi ai comuni

Licenziate a maggioranza le modifiche alla legge regionale 74 del 2004

La commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani del Partito Democratico ha licenziato a maggioranza alcune modifiche alla legge regionale 74 del 2004 relative al procedimento elettorale.

“La situazione eccezionale in cui si sono svolte le elezioni regionali del 2020, sia per l’emergenza sanitaria, sia per la concomitanza con altre consultazioni elettorali ha determinato una sovrapposizione dei procedimenti di rimborso statale e regionale delle spese sostenute dai comuni – ha spiegato Bugliani -. Da qui la necessità di intervenire per fissare un termine adeguato agli atti di impegno e liquidazione da parte della Regione”.

La proposta di legge licenziata a maggioranza dalla commissione indica questo termine in tre mesi, che decorrono da quello fissato per la presentazione dei rendiconti dei comuni. La giunta potrà fissare termini diversi, fino ad un massimo di nove mesi, in relazione ai tempi necessari per la verifica di coerenza dei rendiconti presentati. La norma a carattere generale sarà applicata alle elezioni del 2020, per le quali sono necessari anche altri interventi. I punti più critici riguardano il diverso tetto massimo assunto dallo Stato e dalla Regione per i rimborsi ai comuni e la sequenza temporale che impone alla Regione di attendere l’esito dell’istruttoria statale, o meglio delle dieci diverse istruttorie fatte dalle prefetture competenti.

“Le norme proposte risolvono tutte le questioni aperte – ha concluso Bugliani – e due emendamenti presentati precisano, da un lato, le indicazioni sulle spese che la Regione deve sostenere per l’attività degli uffici centrali circoscrizionali e dell’ufficio centrale regionale, dall’altro consentirà di rimborsare ai comuni con risorse regionali anche spese ammissibili che erroneamente sono state indicate tra quelle di esclusiva competenza regionale”.

Dalla Lega Marco Casucci ha annunciato il voto di astensione, lo stesso dichiarato da Francesco Torselli di Fratelli d’Italia.

 

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