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Uno sguardo al futuro della fruizione dei beni culturali: taglio del nastro al Lubec con un occhio al metaverso

6 ottobre 2022 | 14:15
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Uno sguardo al futuro della fruizione dei beni culturali: taglio del nastro al Lubec con un occhio al metaverso

La direttrice dell’evento, Francesca Velani: “Parleremo di come il digitale può trasformare la cultura”

Lubec, l’incontro internazionale dedicato alla cultura e all’innovazione, che si tiene a Lucca negli spazi del Real Collegio, giunge alla sua diciottesima edizione. Un festival, quello inaugurato questa mattina (6 ottobre) che rappresenta l’eccellenza della nostra città, con ospiti di livello nazionale e internazionale, molte personalità istituzionali e rappresentanti di imprese.

Il tema della diciottesima edizione di Lubec affrontato in molti convegni dell’evento, è la digitalizzazione e le modalità in cui nel prossimo futuro, potrà essere ancora di più al fianco del mondo della cultura all’interno del metaverso. Ma si parlerà anche di Pnrr e di come verranno affrontati gli impegni e gli investimenti europei, in grado di poter rivoluzionare il nostro patrimonio.

Le porte di Lubec si sono aperte stamani (6 ottobre). A presentare l’evento un video in cui molte personalità lucchesi hanno dato il benvenuto agli ospiti e ai visitatori. Tra queste il sindaco Mario Pardini, il presidente della Provincia Luca Menesini, il prefetto Francesco Esposito, l’arcivescovo Paolo Giulietti e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini.

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Ad aprile i lavoro il presidente di Lucca Promo PA, Gaetano Scognamiglio: “Lubec compie oggi 18 anni, è dunque maggiorenne, noi possiamo dire di essere soddisfatti. La situazione attuale, è in una fase di passaggio, non si sa chi sarà il nuovo ministro della cultura. Rivolgiamo quindi un augurio a chiunque sarà nominato a prendere questo incarico. I contenuti principali di questa edizione – prosegue -, rispettano le caratteristiche di Lubec, ovvero il rivolgere lo sguardo al cambiamento, essendone sia anticipatore, che partecipe e monito del cambiamento stesso. Durante la pandemia il mondo cultura ha dovuto modificare molti suoi aspetti, non potendo più contare sulla presenza fisica, molte realtà hanno voluto sfruttare al meglio le potenzialità del digitale. Sia per realizzare visite che altrimenti sarebbero state impossibili, sia per assimilare la digitalizzazione del patrimonio e l’accessibilità. Questo è stato un apripista per il futuro che guarda con interesse verso questi nuovi strumenti che non dovranno mai essere una sostituzione della realtà”.

In collegamento digitale è intervenuta anche la sottosegretaria al ministero per i beni e le attività culturali, Lucia Bergonzoni: “Credo che il programma di questa due giorni ci indichi la via e ci racconti il percorso che è legato all’innovazione e alla crescita che il ministero della cultura sta mettendo in piedi insieme alle amministrazioni. Ci troviamo davanti a delle grandi sfide, sicuramente quella dell’efficientamento energetico verso il mondo green e tutto quello che è l’obiettivo della digitalizzazione. Su questo – aggiunge – voglio ricordare che il ministero si sta già impegnando da tanti anni e ha dimostrato di avere delle competenze che possono dare una linea e spiegare come la tecnologia possa essere calata nella cultura”.

“Lubec è un appuntamento di grande significato per tutta la Toscana – dice il presidente della Regione Eugenio Giani -, ogni nostra realtà quando si esprime sul piano culturale rivela un senso di identità e di partecipazione che ci da un grande orgoglio”.

La direttrice di Lubec, Francesca Velani fa il punto della situazione sui temi trattati dalla manifestazione: “Lubec in questa edizione parlerà dei musei del futuro e di come il digitale può trasformare la cultura, e parlerà anche del Pnrr. Questo investimento che porterà nuovi servizi e nuova energia ad una cultura che diventa sempre più grande e diventa la base per lo sviluppo del territorio”.

“Noi speriamo che il ruolo della cultura nel prossimo futuro, sia un ruolo importante, perché la cultura è alla base di tutto, anche dell’educazione delle persone – dice la soprintendente alle belle arti e paesaggi, Angela Acordon -. In questo momento di progresso bisogna trovare la forma e il modo perché progresso non infici certi valori culturali che abbiamo difeso e che siamo chiamati a difendere. Non dobbiamo dimenticare l’importanza di queste nuove fonti di energia, certo, ma neanche che la Costituzione difende il paesaggio e l’ambiente e noi del ministero siamo chiamati proprio a questo ruolo”.

Al centro di Lubec quindi, la digitalizzazione e il metaverso, per realizzare un ecosistema digitale all’interno del quale sia possibile muoversi, che sia a sostegno della realtà e mai sostitutivo ad essa. Un primo esempio di come il mondo digitale si mescola mondo culturale, ci viene descritto da al funzionario archeologo del parco dell’Appia, Stefano Roscio: “Oggi abbiamo portato a Lubec tre progetti molto importanti, che costituiscono una nuova narrativa per i nostri siti. Abbiamo un video mapping, una realtà immersiva molto interessante che racconterà, sulle mura antiche e direttamente al loro interno, la ricostruzione del quinto miglio dell’Appia. Un gioco dedicato ai bambini Minecraft ambientato nella villa dei Quintigli, una delle nostre perle all’interno del parco e una ricostruzione di realtà virtuale 3d con oculus, del Custom caetane. Adesso questa struttura è un rudere, ma con questa ricostruzione prenderà vita e sarà una passeggiata in uno tra i complessi medievali più belli di Roma”.

Lubec è anche formazione, che gioca un ruolo fondamentale all’interno del ministero dei beni culturali.

“La formazione gioca un ruolo strategico all’interno di un mondo del patrimonio culturale che cambia, si articola e si differenzia – dichiara Alessandra Vittorini, direttrice della Fondazione scuola, beni e attività culturali – Intervenire sulle persone, vuol dire poter intervenire sulla possibilità di trasformare le idee in progetti, i progetti in azione e soprattutto all’opportunità del Pnrr di dare gambe ai finanziamenti che per la prima volta investiranno in modo massiccio su tutto il sistema del patrimonio culturale”.

Tra gli appuntamenti in programma nella prima giornata di Lubec, è stato insignito del riconoscimento 2022 il direttore delle gallerie d’Italia, Michele Coppola “per aver restituito alla fruizione delle comunità locali prestigiosi patrimoni artistici, contribuendo così a porsi come un riferimento istituzionale e civile”.