I sei musei di Empoli in un sito: con un logo e un’unica identità foto

Del sistema fanni parte Museo della Collegiata di Sant’Andrea, la Galleria d’arte moderna e della Resistenza, il Museo civico di paleontologia, il Museo del vetro, la Casa del Pontormo e il Museo casa Busoni

Un sito, un logo e un’unica identità per i sei musei di Empoli 

Il sistema museale di Empoli comprende il Museo della Collegiata di Sant’Andrea, la Galleria d’arte moderna e della Resistenza, il Museo civico di paleontologia, il Museo del vetro, la Casa del Pontormo e il Museo casa Busoni. Si tratta di un sistema composito data l’eterogenea natura dei musei e le diverse tipologie di beni conservati che documentano gli aspetti artistici, storici, naturalistici e di cultura materiale della città e del territorio.

Ricondurre i sei musei empolesi in una cornice unitaria che li contraddistingua e che ne renda possibile l’identificazione è stata un’operazione che ha richiesto un’importante opera di sintesi.

La volontà di presentarsi come un’istituzione culturale unica tesa a promuovere la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione del vasto patrimonio culturale – materiale e immateriale – oggi conservato nei Musei di Empoli, ha condotto in primo luogo all’elaborazione del logo EmpoliMu6ei . Questo, ideato dall’Agenzia Adacto di Empoli, anziché cercare di rendere graficamente un elemento caratterizzante, trasversale a tutti e sei gli istituti (peraltro impossibile da trovare senza rischiare inevitabili forzature), dà conto del rapporto imprescindibile tra i musei e la città, evidenziando allo stesso tempo, attraverso il numero sei inserito al posto della lettera S, la presenza di sei istituti, ognuno con le proprie peculiarità. Proprio la colorazione della cifra 6 è l’unico elemento variabile nella declinazione del logo per i singoli musei.

Il secondo, fondamentale, passo per dotarsi di un’identità univoca e unitaria è stato quello di progettare il sito web www.empolimusei.it, da oggi punto di accesso virtuale per conoscere il patrimonio museale empolese ed organizzare la visita.

Il sito è molto intuitivo ed è programmato per essere agevolmente consultato in modalità mobile. La struttura è pensata in maniera tale da dare visibilità ad i singoli musei e alle loro collezioni: per ognuno di essi sono disponibili le informazioni per la visita, quelle relative al percorso espositivo, agli itinerari didattici e alla storia. Al contempo sono presenti i contenuti comuni a tutti i musei del sistema, come il regolamento, gli appuntamenti in calendario e le notizie in evidenza.

Tra le funzioni a disposizione degli utenti, vi sono le Digital Experiences, ovvero i virtual tour (disponibili per il Museo della Collegiata e il MuVE) e le mappe interattive, che consentono la visita virtuale per invogliare i possibili visitatori e per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale empolese anche a distanza.

Per gli studiosi, gli studenti e gli appassionati è invece pensato lo strumento, non meno importante, del catalogo. Attualmente disponibile per il solo Museo della Collegiata, ma presto integrato anche con le opere della Galleria di arte moderna e della Resistenza, il catalogo consente di approfondire la conoscenza di tutti i capolavori della collezione accedendo ad immagini ad alta risoluzione e consultando le schede tecniche di ognuno di essi. Grazie alla possibilità di effettuare ricerche per autore, tipologia, materia e tecnica e datazione, il catalogo online rappresenta un supporto agile e di grande utilità per tutti color che per passione, studio o lavoro hanno necessità di fare ricerca.

La presentazione si è svolta questa mattina, venerdì 14 maggio, nella sala multimediale del Museo del vetro. “Ci siamo proposti di unificare sotto un unico strumento le nostre eccellenze museali che sembravano lasciate sole, – commenta Brenda Barnini, sindaco di Empoli -, l’una non legata all’altra, quando invece rappresentano insieme un pezzo fondamentale della nostra cultura e della nostra identità cittadina. Con questo sito si chiude il cerchio che ci ha portato a rendere i nostri sei musei un unico sistema museale. I nostri sei musei rappresentano un anello di una catena ancora più grande che è il sistema diffuso empolese Valdelsa. Se i singoli anelli si rafforzano diventa ancora più forte la catena. Così da presentarsi al mondo dei turisti in modo sinergico e non pensando ognuno a se stesso. I nostri sei musei unificati spero siano anche uno strumento per tutti gli empolesi, affinché percepiscano la ricchezza che propone Empoli e apprezzino ancora di più il luogo dove abitano”.

“Anche questi sono piccoli grandi segnali di ripartenza – le parole di Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo con delega alla cultura e al turismo per l’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa – Molti dei nostri musei hanno riaperto, altri stanno per riaprire. Lo sforzo è notevole dopo il periodo che abbiamo affrontato, ma aspettavamo tutti il momento della riapertura. Il nostro sistema museale dell’Empolese Valdelsa è coeso e unito. Empoli ha un patrimonio rilevante da mettere in mostra e lo strumento del web rappresenta un contributo fondamentale, che non sostituirà mai l’esperienza della visita sul luogo, ma che ci dà la possibilità di intercettare i turisti e far conoscere le nostre ricchezze, rappresentate da 21 musei sul territorio Empolese Valdelsa”.

“Il periodo della pandemia e le chiusura dei nostri musei ci ha permesso di pensare, di riflettere e di lavorare sul sito e sulla creazione di un vero e proprio sistema che ci consenta di presentare al cittadino e ai turisti tutto quello che possiamo proporre a livello di musei ha commentato Giulia Terreni, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Empoli –  Sei strutture che il Comune di Empoli gestisce e vuol valorizzare per attrarre turisti, ma anche per sensibilizzare la cittadinanza empolese su un patrimonio artistico e culturale che è in mezzo a noi e che dobbiamo apprezzare”.

“Oltre alla grande emmediatezza il sito, che sarà un contenitore sempre pronto a essere aggiornato e a essere arricchito, si caratterizza per le numerose informazioni che non solo l’appassionato o il turista, ma anche l’esperto può trovare al suo interno – afferma Cristina Gelli, direttrice dei Musei di Empoli -.  Da qualsiasi parte del mondo chiunque può approfondire singole opere e consultare un catalogo. Un servizio analogo a quanto proposto  dai grandi musei. Non solo, col Virtual Tour, come ci dice la museologia attuale, già da casa possiamo vivere l’esperienza della visita, che spesso rimarrà unica ed esclusiva. Possiamo visitare i nostri musei semplicemente dal salotto di casa se non abbiamo la possibilità di farlo dal vivo”.

Hanno presto parte alla presentazione anche don Guido Engels, proposto di Empoli, e per Adacto Andrea Cinelli, Raffaella Signorini e Alessandra Spiezia.

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