Viareggio, aggredito nella pineta: imprenditore rischia di perdere un occhio
Angelo Lemmetti è stato assalito inaspettatamente mentre portava a spasso il cane. Baldini (Lega): “Serve la municipale h24”
Domenica sera (19 agosto), poco dopo le 21, un episodio violento ha scosso la tranquillità della pineta di Levante, a Viareggio: l’imprenditore edile Angelo Lemmetti, oggi in pensione e noto in città, è stato assalito inaspettatamente mentre portava a spasso il cane.
All’ingresso della pineta, accanto all’ex Collegio Colombo, un uomo di circa 50 anni, con maglia gialla, capelli brizzolati e probabile accento nordafricano, lo ha prima avvicinato chiedendogli una sigaretta. Al suo rifiuto, l’aggressore lo ha colpito con una grossa pietra al volto, senza alcuna altra motivazione apparente — non ha tentato rapine o gesti intimidatori. Il violento impatto gli ha causato un profondo trauma: una tumefazione all’occhio destro, accompagnata da due fratture allo zigomo. Al momento è in corso un’indagine per verificare se l’occhio possa salvarsi, in attesa dell’esito di accertamenti approfonditi.
Ferito e sanguinante, Lemmetti è rientrato frettolosamente a casa insieme al cane e ha chiamato i soccorsi. L’ambulanza lo ha trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Versilia, dove ha trascorso la notte. La mattina seguente è stato sottoposto a una serie di esami alla vista.
Sulla vicenda indaga il commissariato di polizia di Viareggio: grazie alle testimonianze di alcuni residenti, gli agenti stanno cercando di risalire all’identità dell’aggressore. Sembrerebbe esserci una somiglianza con un uomo già segnalato per altri episodi analoghi, anche se di minore gravità, avvenuti di recente lungo il viale dei Tigli e nelle vicinanze della pineta. Un sospettato, con caratteristiche simili, è stato anche avvistato non lontano dal luogo dell’aggressione.
Sul tema interviene il consigliere regionale Massimiliano Baldini: “Intendo manifestare la mia personale solidarietà e quella della Lega ad Angelo Lemmetti protagonista sfortunato dell’ennesima aggressione violenta che si è consumata ad opera di un presunto extracomunitario che lo ha colpito con un sasso senza alcuna motivazione, provocandogli danni importanti al viso con il rischio della perdita dell’occhio destro.
Si tratta di un’altra vicenda di questo tipo che si va ad aggiungere a quelle che hanno riempito le cronache dei giornali in questa estate devastante per la sicurezza a Viareggio e Torre del Lago Puccini. Episodi che si consumano non più in orari notturni ed in posti poco frequentati ma a tutte le ore del giorno e regolarmente in pieno centro della città”·
“Le forze dell’ordine, incrementate in termini di numeri estivi, si distinguono sempre per un lavoro straordinario e con risultati costanti ma bisogna prendere atto che il livello di insicurezza a Viareggio e Torre del Lago Puccini è sempre più grave e che l’amministrazione comunale continua a tenere un atteggiamento teso a minimizzare il quadro degli eventi, quasi distratto, senza comprendere che la sicurezza è diventato il primo e più urgente problema per tutti. Torno ancora una volta a ribadire che vi è necessità di investire risorse per avere un servizio h24 della polizia municipale che operi tutti i giorni e tutto l’anno, che bisogna investire risorse per aumentare il numero delle telecamere e sistemare quelle che non funzionano e, infine, fare istanza per ottenere i presidi dell’esercito che potrebbero essere collocati alle nostre stazioni ferroviarie, a ridosso della zona terminale della passeggiata vicino al molo ma anche impegnati in operazioni di pattugliamento delle nostre pinete – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini”.
“La Lega, tutti i nostri rappresentanti istituzionali dal consiglio comunale ai parlamentari, oltre al sottoscritto, sono impegnati quotidianamente nel tenere informati i nostri rappresentanti al governo che non a caso sono venuti in città ed hanno garantito l’afflusso di ben 35 unità aggiuntive ma non vi è ombra di dubbio che vi sia necessità di rivedere anche le normative sulla detenzione in carcere per far sì che chi delinque sia spesso libero il giorno dopo”.


