Scarica liquami nei tombini nel cuore di Porto Azzurro: imprenditore elbano nei guai
Sequestrato il mezzo e avviati accertamenti sull’inquinamento
Scaricava liquami fognari in un tombino destinato alla raccolta delle acque piovane, nel centro abitato di Porto Azzurro. Un gesto che poteva passare inosservato,ma che all’alba del 3 maggio è stato documentato e bloccato dagli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Livorno, impegnati in un’attività di polizia ambientale.
Il responsabile è un imprenditore elbano, titolare di una ditta di autospurgo, già noto all’Autorità Giudiziaria per precedenti simili. Colto sul fatto mentre, anziché conferire i liquami in una discarica autorizzata, li riversava direttamente nella rete pluviale del Comune, è stato immediatamente denunciato.
Le Fiamme Gialle del Roan hanno posto sotto sequestro il pesante mezzo, una cisterna destinata allo smaltimento di reflui, ora a disposizione della magistratura livornese. L’accusa è pesante: gestione illecita di rifiuti e abbandono di sostanze potenzialmente pericolose, come previsto dal Testo Unico Ambientale.
Gli investigatori della Polizia Giudiziaria stanno ora procedendo con ulteriori analisi per verificare la composizione e la pericolosità dei liquami sversati, oltre all’eventuale danno arrecato al sistema idrico e all’ambiente circostante.
L’episodio conferma la costante attenzione e l’impegno dei Reparti Aeronavali della Guardia di Finanza nella lotta agli illeciti ambientali, a difesa della salute pubblica e della salvaguardia del patrimonio naturale del territorio, sia a terra che in mare.