“Kata oggi sarebbe così”, diffusa l’immagine a due anni dalla scomparsa
Il Procuratore Capo Filippo Spiezia: “Chiunque sia in possesso di informazioni, anche minime, è invitato a contattare il Reparto Operativo dei Carabinieri di Firenze”
A due anni dalla misteriosa scomparsa di Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina peruviana di cui si sono perse le tracce il 10 giugno 2023, la Procura della Repubblica di Firenze conferma che le indagini proseguono senza sosta, sia in ambito nazionale che internazionale.
La piccola sparì nelle prime ore del pomeriggio dall’ex Hotel Astor in via Maragliano 101, e da allora ogni pista è stata esplorata. Sono stati coinvolti i Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, unità specializzate, cani molecolari, analisti e periti tecnici. Le attività investigative hanno escluso che Mia si trovi ancora all’interno dell’edificio.
“Le numerose segnalazioni di avvistamento della bambina, pervenute sia dall’Italia che dall’estero, finora, non hanno sortito esiti positivi – spiega il Procuratore Capo dottor Filippo Spiezia.
Tuttavia, le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste nei pressi dei principali accessi – via Maragliano e via Boccherini – non mostrano alcun passaggio della minore, né da sola né accompagnata.
La pista oggi più accreditata è quella di una via di fuga alternativa, non coperta da occhi elettronici.Gli inquirenti hanno individuato due possibili percorsi secondari. Uno in particolare, verificato anche attraverso prove tecniche assimilabili ad “esperimenti giudiziali”, ha dato riscontro positivo: dal cortile interno dell’ex hotel, scavalcando un muro di recinzione, si può accedere a un’area condominiale che collega fino a via Monteverdi.
Nel frattempo, continua l’analisi di una grande quantità di dati raccolti: riprese video, tabulati telefonici, testimonianze e oltre cento segnalazioni di avvistamento giunte da tutta Italia e anche dall’estero, purtroppo finora senza esito.
Per rilanciare l’appello alla cittadinanza, la Procura ha diffuso due immagini: una ritrae la piccola Kataleya all’epoca della scomparsa, l’altra è una ricostruzione digitale che mostra come potrebbe apparire oggi.
“Chiunque sia in possesso di informazioni, anche minime – conclude il Procuratore Capo – è invitato a contattare il Reparto Operativo dei Carabinieri di Firenze. Ogni dettaglio può essere decisivo”.