I dati resi noti oggi dall’Iss
Tornano a far parlare di sé in Toscana le malattie tropicali trasmesse dalle zanzare. Non si tratta di contagi autoctoni, ma di infezioni importate da viaggi all’estero. Tuttavia, il dato è chiaro: la regione è tra le più colpite a livello nazionale nel 2025 per quanto riguarda Dengue e Chikungunya.
A certificarlo è il nuovo bollettino di sorveglianza diffuso questa mattina dall0 Iss, l’Istituto Superiore di Sanità che fotografa l’andamento delle due infezioni nei primi mesi dell’anno. E i numeri parlano chiaro: la Toscana è seconda in Italia per casi di Dengue (10), superata solo dalla Lombardia (16), econdivide il terzo posto con il Veneto per diffusione di Chikungunya, con 2 casi registrati a testa.
L’ultimo caso di Dengue, ieri, a Livorno.
La febbre Dengue, trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti (non presente stabilmente in Italia) e più raramente dalla Aedes albopictus (la zanzara tigre), ha fatto registrare un totale di 60 casi a livello nazionale dall’inizio dell’anno. Oltre alla Lombardia e alla Toscana, seguono il Lazio con 8 casi, Veneto ed Emilia-Romagna con 6, Piemonte con 5, Marche con 2 e, con un solo caso ciascuna, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo, Umbria, Liguria e la Provincia autonoma di Bolzano.
Per quanto riguarda la Chikungunya, infezione virale simile per diffusione ma potenzialmente più debilitante,in Italia sono stati confermati finora 13 casi, di cui 4 in Lombardia, 3 in Emilia-Romagna, 2 in Veneto e Toscana, 1 in Piemonte e Campania.
Nessuna delle infezioni ha avuto, finora, esiti letali, né in Toscana né altrove nel Paese. Ma il dato – seppur relativo a contagi avvenuti all’estero – richiama l’attenzione sulla necessità di prevenzione e monitoraggio, in particolare nei mesi più caldi, quando la presenza delle zanzare aumenta sensibilmente.
Il cambiamento climatico, con estati sempre più lunghe e miti, ha infatti ampliato le aree di diffusione potenziale delle zanzare vettori, rendendo anche il nostro territorio più vulnerabile.
La raccomandazione degli esperti è chiara: evitare ristagni d’acqua, proteggersi dalle punture e, in caso di sintomi sospetti al rientro da viaggi in zone a rischio, rivolgersi immediatamente ai servizi sanitari.
La lotta ai virus tropicali, oggi, si gioca anche sotto casa.