La lite finisce a coltellate, l’aggressore si barrica in casa: arrestato dai Carabinieri

L’uomo si trova ora ai domiciliari
Nel corso della scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piombino, sono intervenuti dopo una chiamata al 112 per una segnalazione di un’aaccesa lite in strada dove alcuni residenti avrebbero udito urla e rumori. Rapidamente giunta sul posto, la gazzella in servizio esterno di pronto intervento, è stata nel giro di poco supportata anche dai militari del Nucleo Operativo che hanno dato immediato avvio alle indagini concluse poi con l’arresto in flagranza di reato un uomo 47enne residente in zona ritenuto responsabile di tentato omicidio e resistenza.
La vicenda avrebbe preso avvio a seguito di una lite insorta per futili motivi tra l’arrestato ed un cittadino magrebino sulla cinquantina già noto alle forze dell’ordine, che, assieme alla convivente, anch’ella molto conosciuta, si era recato presso la sua abitazione per motivi ancora da chiarire, ma verosimilmente connessi a dinamiche legate al mondo della tossicodipendenza. Dal loro incontro sarebbe scaturita una violenta discussione che poi è degenerata al punto tale che il 47enne si sarebbe scagliato contro l’altro uomo armato di coltello colpendolo al torace con un fendente che per poco non avrebbe raggiunto gli organi vitali. La donna, anch’ella coinvolta, ha riportato solo un lieve graffio sull’avambraccio. L’intervento dei carabinieri è stato tempestivo e decisivo per porre fine all’aggressione prima che potesse ulteriormente degenerare e per far sì che la vittima fosse prontamente soccorsa dai sanitari che l’hanno subito trasportata in ospedale ove versa in prognosi riservata non in pericolo di vita.
Alle attività di indagine, in supporto dei carabinieri di Piombino, è intervenuta anche la componente specializzata del Nucleo Investigativo di Livorno che si è occupata delle delicate operazioni di sopralluogo e repertamento di ogni traccia ed elemento utile ad eseguire la compiuta ricostruzione della vicenda, nonché raccogliere gli elementi di prova presenti sul luogo del dlitto che sono poi stati messi a sistema con quelli emersi dalle informazioni acquisite da chi avrebbe assistito ai fatti.
Sono in corso ulteriori approfondimenti anche di tipo tecnico su alcune armi da taglio sequestrate dopo essere state trovate nella disponibilità dell’aggressore, al fine di individuare quella usata per commettere il reato.
Nelle fasi della delicata operazione di polizia giudiziaria, gli investigatosi della Compagnia di Piombino hanno dovuto far fronte alla condotta del sospetto aggressore, il quale, vistosi braccato dalle forze dell’ordine, avrebbe tentato di sottrarsi al controllo ed all’arresto rinchiudendosi in casa e rifiutando di aprire ai carabinieri.Ne è scaturita una serrata azione di dialogo e persuasione condotta dagli operanti, al termine della quale l’uomo si è convinto ad aprire continuando tuttavia ad opporsi strenuamente fino all’ultimo per non essere portato in caserma. Al termine delle rituali operazioni di refertazione, il predetto 47enne è stato dichiarato in stato di arresto e collocato in regime precautelare presso il domicilio della madre in attesa dell’udienza di convalida, celebrata questa mattina presso il Tribunale di Livorno ed al cui esito, oltre la convalida dell’arresto, è stata confermata la misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Livorno Porto, invece, a conclusione di mirate indagini, hanno denunciatopoiché gravemente indiziato di ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento, un uomo di origini siciliane oltre la cinquantina, già noto alle forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo sarebbe entrato in possesso di un bancomat di provenienza illecita e lo avrebbe utilizzato per acquistare sigarette in una tabaccheria, premunendosi di effettuare ben sei transazioni di vario importo, in modalità “contactless”, in modo tale da non dover utilizzare il codice pin, di cui tre sarebbero andate a buon fine. A farne le spese è stato un livornese che solo qualche giorno fa aveva subito il furto sulla propria auto del bancomat ed altri documenti; costui aveva quindi sporto denuncia ma, prima che avesse avuto il tempo di bloccare il bancomat, qualcuno lo aveva già illecitamente utilizzato.