Da Torino a Grosseto, in pensione il sostituto commissario Giuseppe Dattilo

Ha operato alle volanti, alla Mobile e alla Digos
Ultimo giorno di lavoro, prima della pensione, per Giuseppe Dattilo, sostituto commissario in forza alla questura di Grosseto.
“Una data che, nel corso degli anni ed anche a seconda dello stato d’animo nei confronti del lavoro, mi è sembrata ora lontana, irraggiungibile, ora vicina. Troppo vicina. Tra le date della mia vita, quella del fine lavoro è una data decisamente importante che segna la conclusione di un percorso lungo, circa quarant’anni, e che mi costringe a prendere coscienza di un cambiamento radicale”, spiega in una lettera dove ringrazia tutti i colleghi che ha avuto al suo fianco.
La sua esperienza nella Polizia di Stato è iniziata a Torino nel 1986, alle Volanti: “Il periodo più bello, perché il più ricco sotto diversi aspetti – ricorda -. Al mio fianco colleghi “maturi” che mi hanno trasmesso i valori di questa straordinaria attività dimostrandomi, con orgoglio, l’appartenenza ad un corpo e ad un lavoro difficile, delicato, carico di dignità ed in qualche modo privilegiato per le opportunità di raggiungere sul piano umano, etico e sociale risultati e gratificazioni. Da agente a Sostituto Commissario Coordinatore, da addetto a responsabile la mia vita lavorativa è trascorsa prima presso la Questura di Torino e, dal 1997 in quella di Grosseto, dove ho operato presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, poi alla Squadra Mobile e infine alla Digos. Un lungo percorso attraverso tappe di crescita professionale, muovendomi tra gioia e sconforto, tra soddisfazioni e delusioni che non sono certo mancate. Queste, a volte, si sono rivelate necessarie per ripensare e modulare l’approccio alla realtà in maniera più efficace mantenendo fede a quei valori della Polizia di Stato che, in me, hanno lasciato un’impronta significativa”.
Da domani si volta pagina. Incomincia un nuovo capitolo della sua vita e vuole salutare e ringraziare le persone che lungo il percorso ha incontrato e che lo hanno supportato: “Colleghi, amici, autorità civili, militari e religiose, gente comune e gente delle grandi occasioni. Con il loro sostegno mi è stato possibile affrontare le sfide quotidiane e ottenere risultati che a volte sembravano impossibili. Sentirvi al mio fianco, attenti e collaborativi mi ha reso orgoglioso di servire questa comunità, la comunità grossetana. Convinto che servizio ed attività, obiettivi e contenuti hanno senso solo quando gli Operatori di Polizia sono consapevoli della loro funzione e del loro ruolo nella società. Con un misto di gratitudine e tristezza rivolgo a tutti e a ciascuno un grazie per i momenti trascorsi insieme durante un viaggio arricchito da esperienze condivise, dalle risate, dalle sfide superate e dalle lezioni apprese. Un lungo percorso durante il quale ho avuto il privilegio di lavorare con persone straordinarie, ciascuna delle quali ha lasciato un’impronta decisiva nella mia vita professionale e personale. Porterò con me i ricordi preziosi e le amicizie sincere che abbiamo, insieme, costruito. Vi auguro il meglio per il futuro e spero che le nostre strade possano incrociarsi ancora. Continuate nell’impegno quotidiano per vincere nuove sfide, sempre con lo stesso entusiasmo e dedizione che so contraddistinguervi”.