Sfruttamento del lavoro, blitz nelle aziende del manifatturiero: trovate 16 persone ‘in nero’

Una di queste era anche priva del permesso di soggiorno. In 35 irregolari per le norme sull'orario di lavoro. Chiuse due attività, sanzioni per 80mila euro

Nell’ambito del progetto di contrasto allo sfruttamento del lavoro ed al caporalato, denominato Alt Caporalato! D.U.E., ha avuto luogo un’operazione di vigilanza straordinaria nel settore manifatturiero nei comuni di Scandicci, Campi Bisenzio, Signa e Calenzano.

L’operazione, coordinata dall’Ispettorato d’area metropolitana di Firenze, ha coinvolto gli ispettori del lavoro di Firenze, Roma, Ravenna, Milano, del nucleo carabinieri, dell’Inps, dell’Inail, coadiuvati dai mediatori Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), ed ha interessato complessivamente 17 imprese.

Nel corso degli accertamenti, sono state controllate le posizioni lavorative di 139 lavoratori, di cui 123 provenienti da paesi extra-Ue e 16 comunitari. Oltre a numerose violazioni in materia di sicurezza, 35 posizioni lavorative sono risultate irregolari in materia di orario di lavoro (registrate meno ore delle effettive) e altre 16 sono risultate completamente in nero, senza alcuna tutela normativa e assicurativa. Tra essi, individuato un lavoratore privo di regolare permesso di soggiorno.

Al termine degli accessi ispettivi, per 5 delle 17 imprese interessate dall’ispezione, sono stati adottati due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per i 16 lavoratori in nero, due provvedimenti per gravi violazioni in materia di sicurezza – Dvr e rischio elettrico – e un provvedimento riguardante sia lavoro nero, che la sicurezza – in particolare la rimozione delle protezioni di sicurezza– per un ammontare di sanzioni amministrative pari a circa 80mila euro.

 

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