Kata, il mistero continua: il padre della bimba di nuovo in carcere

I Carabinieri sono tornati nell’ex hotel Astor a caccia di tracce della piccola
I militari dell’Arma di Firenze, a oltre 4 mesi dalla scomparsa, da oggi sono di nuovo a caccia di tracce di Kata dentro l’ex hotel Astor.


In azione anche lo Squadrone “Cacciatori di Calabria” dei Carabinieri, un reparto speciale, in genere impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, e dotato di capacità nell’individuazione di nascondigli e intercapedini all’interno delle pareti.
Gli inquirenti indagano ancora per capire sia come possa essere uscita dallo stabile occupato abusivamente (e poi sgomberato) e, soprattutto, chi l’abbia portata via.
La piccola peruviana, 5 anni, è sparita nel nulla il pomeriggio dello scorso 10 giugno, e da allora, nonostante le ricerche, la bimba sembra svanita nel nulla.
Giorni addietro i genitori di Kata, Katherine e Miguel, avevano lanciato nuovamente un appello:” Chi abitava nell’albergo occupato, sa cosa è successo quel giorno. Chi sa, parli. Non è stato fatto abbastanza per cercarla. Abbiamo fornito diverse indicazioni, anche dopo l’ispezione nell’ex albergo qualche settimana fa, abbiamo segnalato persone che potrebbero sapere, ma ancora non conosciamo gli sviluppi delle indagini”.
Intanto, da ieri sera, il babbo della bambina è di nuovo in carcere: scarcerato dopo sparizione della figlia, non ha rispettato l’obbligo di firma. A decidere l’ordine restrittivo, eseguito dagli stessi militari dell’Arma, è stata la Corte d’Appello di Firenze per gli stessi reati di cui è già accusato: furto e utilizzo indebito di carte di credito.