
Il frammento osseo ritrovato sarebbe di un uomo morto a inizio del secolo scorso
Il frammento osseo ritrovato risale a decine di anni fa. Lo hanno stabilito le analisi degli esperti.
Il reperto fu acquisito durante le ricerche, da parte dei Carabinieri, di un misterioso cadavere, in terreno alle porte di Grosseto dopo la “soffiata” arrivata in Procura che in quel luogo sarebbe stato sotterrato un cadavere. Corpo mai ritrovato nonostante il grande lavoro degli inquirenti, tranne quel frammento che, appartiene sì ad un essere umano, ma risalirebbe probabilmente all’inizio dello scorso secolo, e non presenterebbe segni riconducibili ad azioni violente.
Il perito, nella relazione, ha spiegato che “si tratta di un frammento di una costa di soggetto adulto, deceduto diverse decine di anni fa. Si evince dalla friabilità e leggerezza del reperto che ha soggiornato per diverso tempo interrato. Il frammento non presenta segni di rottura recenti. Non è possibile determinare le cause della morte; non vi sono comunque segni di azioni violente”.
Il giallo continua e se Michele Rossi, detto “Ape”, al quale i militari dell’Arma avevano sequestrato l’area dove vive da tempo, risulta ancora indagato, il corpo non c’è.