Un rene della psichiatra uccisa salva un piccolo ricoverato al Bambin Gesù di Roma

Un minuto di silenzio al consiglio regionale

Un rene della psichiatra uccisa al Santa Chiara di Pisa a un paziente del Bambin Gesù di Roma. È quanto emerso durante un minuto di silenzio per commemorare Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa nei giorni scorsi, e Guido Sacconi, scomparso ieri, che nella sua lunga carriera politica è stato consigliere regionale dal 1995 al 1999, ricoprendo, a partire dal novembre 1998, la carica di vicepresidente dell’assemblea legislativa. Lo ha proposto il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, prima di dare avvio ai lavori dell seduta d’aula odierna.

“Prima di cominciare la seduta vi chiedo un momento di attenzione – ha detto Mazzeo. – Permettetemi di ricordare la figura di Guido Sacconi, scomparso ieri, che è stato consigliere regionale della Toscana dal 1995 al 1999. Sacconi era un uomo appassionato, curioso, e il suo impegno sia nel sindacato sia nella vita politica è sempre stato rigoroso e orientato a costruire un futuro migliore per i lavoratori e i cittadini con un’attenzione particolare per i più deboli e i più bisognosi. Valori che lo hanno contraddistinto anche nei suoi anni all’interno della nostra assemblea legislativa, di cui è stato anche vicepresidente, e che ne hanno fatto un punto di riferimento nella nostra regione per analizzare e capire a fondo i cambiamenti in atto nel mondo produttivo e del lavoro”.

Poi il ricordo di Barbara Capovani. “Credo sia giusto e doveroso per quest’aula ricordare anche il tragico evento accaduto negli scorsi giorni a Pisa. La morte della dottoressa Barbara Capovani, la psichiatra barbaramente uccisa da un suo ex paziente, ha sconvolto tutta la comunità toscana e di fronte a un dramma come questo non ci sono parole adeguate se non un sentimento profondo di rabbia e di dolore. Non è possibile pagare con la vita l’impegno lavorativo, oltre tutto, come nel suo caso, sempre dedicato ad aiutare gli altri. Vorrei quindi esprimere la nostra vicinanza e il nostro cordoglio prima di tutto alla famiglia, a partire dal compagno e dai suoi tre figli, ma anche a tutti i medici e a tutti i professionisti che fanno grande il nostro sistema sanitario e ogni giorno operano in prima linea mettendo al primo posto il bene del prossimo. E mi piacerebbe – ha aggiunto – che, insieme a voi, trovassimo il modo di tenere vivo, come consiglio regionale, il ricordo della generosità e dell’altruismo che ha caratterizzato anche la fine della vita della dottoressa Capovani: uno dei reni che ha donato, infatti, ha salvato la vita a un bambino, un piccolo paziente dell’ospedale Bambin Gesù di Roma”.

“In ricordo di entrambi – ha concluso – vi chiedo di osservare un minuto di silenzio”.

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