
L’uomo è finito in cella
Incappucciato aveva messo a segno una violenta rapina a Campi Bisenzio, vittima un 60enne cinese. L’uomo è finito in carcere.
Le indagini dei carabinieri, avviate in seguito alla denuncia presentata nel luglio scorso dall’uomo, hanno consentito di raccogliere gravissimi e plurimi elementi indiziari a carico di un 39enne albanese.
Secondo quanto ricostruito, alle 22 circa del 6 luglio scorso, l’indagato avrebbe deciso di seguire la vittima dopo averla notata intenta a pagare presso una paninoteca dell’Osmannoro, scorgendo elevata disponibilità di contante nel suo portafoglio. Pedinatala in auto sino in via di Brozzi, in abiti scuri e con cappuccio calato sul volto, l’indagato avrebbe dunque sorpreso la vittima negli istanti in cui scendeva dalla propria autovettura. Intimatole di fare silenzio, la avrebbe ripetutamente colpita su tutto il corpo, sottraendole il portafoglio dai pantaloni e facendola cadere a terra, prima di dileguarsi a bordo di un’autovettura Mercedes Classe A parcheggiata nei pressi.
Nelle indagini, fondamentale è risultato lo spunto investigativo offerto ai Carabinieri dalla vittima, malgrado le gravissime lesioni e il forte colpo alla testa riportato durante la caduta sull’asfalto, e da un residente che, allarmato dalle urla disperate della vittima, si sarebbe affacciato alla finestra riuscendo ad annotarsi il parziale della targa di un’autovettura che si dileguava rapidamente, poi ricollegata in breve dai carabinieri al fatto.
Ben 900 euro contanti, 4 carte di credito e documenti di identità il frutto del colpo, costato al malcapitato la perdita di 3 denti, un trauma cranico facciale e plurime tumefazioni, che lo hanno costretto a ricorrere alle cure mediche del locale Ospedale Careggi. L’indagato, domiciliato a Prato è stato portato a Sollicciano.
I Carabinieri della Stazione di Firenze Santa Maria Novella, hanno invece sorpreso un uomo all’interno di un’auto in sosta, intento a rovistare alla ricerca di qualcosa da rubare. Accortosi della presenza di militari, l’uomo ha gettato all’interno dell’auto una modica quantità di monete che aveva in mano, presumibilmente trovate nell’autovettura. Immediatamente immobilizzato e perquisito, il medesimo, 33enne tunisino, è stato riconosciuto dai militari operanti poiché noto per aver già più volte commesso furti sulle auto in sosta e altri reati contro il patrimonio e inerenti agli stupefacenti.