Il sistema sanitario in “codice rosso”: i medici in piazza

L'Ordine cerca di sensibilizzare il personale e i cittadini

“Scendiamo in piazza per salvare il sistema sanitario”

E’ l’appello dell’Ordine dei Medici di Firenze.

 “Il tempo sta finendo. I cittadini devono sapere che per la sanità toscana e italiana è un momento fondamentale di snodo. Quel bene fondamentale, sancito dalla Costituzione, che è il sistema sanitario nazionale, pubblico e gratuito, è in reale crisi”, le parole del presidente Pietro Dattolo in vista della Giornata Mondiale della Salute di domani.

“Non commettiamo l’errore di illuderci che il Pnrr risolverà i problemi: i fondi europei saranno utilizzati per creare opere strutturali, per tecnologie e formazione, ma quello di cui abbiamo bisogno sono maggiori risorse e personale che salvaguardino il sistema pubblico. Occorrono – aggiunge Dattolo – più soldi, almeno 8 miliardi in più, sul Fondo Sanitario Nazionale da poter distribuire alle regioni.L’investimento attuale è tornato indietro, al 6% sul Pil. Siamo talmente abituati ad avere un servizio di eccellenza, gratuito e funzionante, che quasi non si percepisce la pericolosità di rimanere senza. Non si comprende il rischio di spostarci verso la prevenzione e la cura a pagamento. Ragioniamo però di quali sarebbero i costi. Vogliamo davvero un modello di assistenza e sanità, come in molti Paesi all’estero, in cui la salute è sinonimo di ricchezza?”

“La salute non può rientrare nel pareggio di bilancio. L‘appello è alla popolazione, perché questa non è una battaglia a tutela di medici, infermieri e operatori sanitari, ma dei cittadini stessi. Si prenda coscienza – conclude  – del valore straordinario del nostro sistema pubblico, invidiato a livello mondiale e difendiamolo. Non mancano le risorse, è una questione di priorità. La pandemia avrebbe dovuto insegnarlo”.

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