Funghi, un bollettino di guerra: un decesso e in 32 al pronto soccorso nell’Asl Toscana nord ovest

Il dottor Verdigi: "Mai mangiarli crudi, e mai a bimbi e anziani. Farli sempre verificare agli sportelli micologici presenti nel territorio"

Sono 32, ad oggi, le persone finite al pronto soccorso nell’Asl Toscana nord ovest, con sintomi di intossicazione o avvelenamento da funghi.

Due le persone che hanno sono dovute ricorrere alle cure del personale medico in Versilia, una nella Piana di Lucca, una nella Valle del Serchio, una in Lunigiana, 5 a Livorno, 15 nella Bassa Val di Cecina e Val di Cornia, 8 nella Valdera e Alta Val di Cecina. 

Dottor Francesco Federigi

I dati, di un mese, forniti dal dottor Francesco Verdigi del Dipartimento di prevenzione dell’Asl, e responsabile del settore micologico dell’area vasta, sono un vero e proprio “bollettino di guerra”: un’anziana, nella Valle Del Serchio, affetta da altre patologie, dopo aver mangiato i funghi, non velenosi, è deceduta nelle scorse settimane, mentre due uomini si sono presentati in pronto soccorso, nel livornese, in stato confusionale per aver ingerito, a loro insaputa, funghi allucinogeni, in una frittata, contenenti psilocibina.

Andare nei boschi fa bene al corpo e alla mente – spiega il dottor Verdigi – ma non si deve raccogliere tutto, specialmente quello che non si conosce. Se non si è certi di quello che abbiamo raccolto far controllare i funghi presso gli sportelli micologici”. 

Sportelli che, precisa l’esperto, sono presenti su tutto il territorio dell’Asl Toscana nord ovest: a Pietrasanta, Capannori, Bagni di Lucca, Gallicano, Volterra, Pontedera, Pisa, Carrara, Licciana Nardi, Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio,  aperti nelle prime ore del mattino e a fine mattinata. “Fuori degli orari di apertura – precisa Verdigi – è comunque sempre possibile lasciare il cestino con  i funghi da esaminare, con tanto di nome, cognome e telefono, e dopo poche ore si è avvisati se sono commestibili”. 

I funghi, al di là che siano velenosi, e mortali, sono di per sè tutti tossici – precisa, mettendo in guardia tutti i consumatori -: per il 99% sono composti di acqua, ma contengono zuccheri difficili da metabolizzare, e non tutti posseggono nel loro organismo l’enzima per digerirli, questo soprattutto nelle donne”. 

Mai mangiarli crudi – raccomanda – e non darli mai ai bambini e agli anziani. Anche un semplice “abuso” di funghi, ossia una indigestione, può provocare una intossicazione, dalla quale, poi, si diventa allergici e intolleranti”.

Quindi massima attenzione, e prevenzione, e per sapere di più si possono sempre seguire i corsi, organizzati con la Regione Toscana e l’Agmt, l’associazione gruppi micologici toscani, tesi alla conoscenza dei funghi, oltre ai convegni e le mostre, come quella in programma a Pisa al giardino botanico il prossimo 6 novembre.

 

 

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