Matrimoni di comodo e documenti falsi per il rilascio del permesso di soggiorno: arresti tra Pistoia e Lucca

Due donne in carcere, due uomini ai domiciliari con braccialetto elettronico e cinque obblighi di dimora

Contrasto all’immigrazione clandestina, operazione della polizia di Stato con arresti e denunce

Nelle prime ore della mattina di oggi, 20 ottobre, su disposizione della procura della Repubblica di Pistoia che ha coordinato le indagini, gli uomini della squadra mobile pistoiese, con la collaborazione delle Mobili di Firenze e Lucca – hanno eseguito nove misure cautelari a carico di cittadini italiani e stranieri, a vario titolo indagati per il delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’indagine trae origine dal focus investigativo avviato sulla figura di una persona già sottoposta a indagine nel 2021 per un analogo reato.

A seguito dei primi approfondimenti si è andata delineando una doppia illecita attività: una, sul territorio nazionale, attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo tra cittadini italiani ed extracomunitari, al fine di consentire a questi ultimi il rilascio di un titolo di soggiorno, l’altra, in ambito extraterritoriale, volta a favorire l’immigrazione clandestina tra Italia, Francia e Regno Unito, utilizzando documenti d’identità italiani contraffatti.

La misura cautelare della custodia in carcere è stata eseguita nei confronti di due donne, entrambe residenti a Montecatini Terme: una cittadina italiana di 48 anni, con precedenti specifici, ed una cittadina rumena di 36 anni, aventi il ruolo di organizzatrici delle condotte di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dietro corrispettivo di denaro, le due donne gestivano la fase prematrimoniale, curando le pratiche amministrative.

Un cittadino italiano, invece, previo accordo con una delle due, contraeva matrimonio con una cittadina di uno Stato non appartenente all’Unione europea, al fine di farle conseguire un titolo per l’accesso ovvero per la permanenza nel territorio italiano.

Ottenuto il “certificato di matrimonio”, veniva richiesto il permesso di soggiorno di lungo periodo per motivi di famiglia in favore della cittadina extracomunitaria.

Con altra tipologia di condotta, le due donne hanno favorito, poi, l’ingresso in Stati esteri di persone prive di cittadinanza, non aventi titolo di residenza permanente, fornendo loro documenti contraffatti.

A due uomini è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico: si tratta di un 44enne italiano residente a Lucca, ed un 53enne albanese residente a Firenze. Entrambi avevano, secondo la ricostruzione degli investigatori, posizioni di collaborazione e supporto alle
due donne sottoposte a custodia in carcere.

Nei confronti di altri cinque indagati è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla pg: mettevano a disposizione delle due donne i propri documenti di identità, che venivano poi contraffatti o alterati, e quindi forniti ai cittadini stranieri per effettuare l’ingresso illegale nello Stato estero, prenotare i necessari titoli di viaggio e garantire il passaggio alla frontiera a seguito dei controlli di identità.

Nove gli episodi di ingresso illegale in Stati esteri scoperti.

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