E’ morto Piero Angela, l’annuncio del figlio sui social: “Buon viaggio papà”

Aveva 93 anni, ma è stato attivo fino in fondo
E’ lutto per la morte di Piero Angela.
“Buon viaggio papà”: a dare la notizia del decesso su Facebook è stato il figlio Alberto
Piero Angela aveva 93 anni ma è stato attivo fino in fondo.
Sulla pagina Fb di SuperQuark il suo messaggio postumo: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”
Divulgatore scientifico, conduttore, saggista, scrittore, giornalista, sono state tantissime le sue trasmissioni, che hanno rivoluzionato il modo di raccontare storia e scienza.
“Se ne va uno dei più grandi pilastri della cultura e della divulgazione scientifica italiana – commenta il presidente del consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo -. Un gigante, un uomo di un’intelligenza straordinaria.
A Piero Angela vorrei solo dire grazie, ha ispirato i sogni dei bambini come me, che poi hanno fatto studi scientifici, ha avvicinato gli italiani alla scienza e al metodo scientifico e soprattutto è la vera essenza del servizio pubblico in tv. Mancherà tantissimo”.
La Fondazione Versiliana si unisce al cordoglio della nazione per la scomparsa di Piero Angela.
“Per il nostro paese e per il mondo della cultura tutto – ha commentato il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti – la scomparsa di Piero Angela è una perdita enorme. Con il suo inconfondibile stile, ha contribuito in maniera eccellente alla diffusione della cultura e del sapere. Era non solo un uomo di immensa cultura ed uno straordinario divulgatore, ma l’ unicità che lo distingueva era soprattutto quella sua enorme capacità di dialogare con tutti, di farsi capire e ascoltare da tutti. Anche la Versiliana ha avuto l’onore di averlo ospite sia negli anni di Romano Battaglia che più recentemente nel 2019. – ricorda il presidente Benedetti – Fu in occasione della Festa del Fatto Quotidiano e ad accoglierlo ci fu un teatro gremito di persone. Aveva già 90 anni, ma chi ha avuto il piacere di ascoltarlo in Versiliana sicuramente ricorderà la straordinaria lucidità, la facilità di parola, la profondità degli argomenti e la capacità di rendere semplice anche materie di grande complessità. Al figlio Alberto e alla famiglia tutta, vanno le nostre sentite condoglianze e il più forte abbraccio di tutta la Versiliana”.
Il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati esprime il cordoglio suo personale e dell’Ateneo per la scomparsa di Piero Angela, giornalista e grande divulgatore scientifico; insignito nel 2019 della Laurea magistrale Honoris Causa in “Strategie e tecniche della comunicazione” e dell’anello dottorale dell’Ateneo senese. “Piero Angela ha segnato un’epoca fondamentale nel campo della comunicazione scientifica in Italia, – ha detto il Rettore Frati – contribuendo ad avvicinare i cittadini ai temi scientifici anche più complessi e fornendo così un servizio fondamentale, non solo al mondo del giornalismo, ma anche alla diffusione della conoscenza”. Piero Angela aveva lavorato in Rai dagli anni Cinquanta; durante la sua lunga carriera era stato cronista, conduttore e corrispondente, per poi diventare il più noto divulgatore scientifico italiano. Popolare fra il pubblico era divenuta la sua trasmissione “Quark”, poi Superquak”, che in maniera pionieristica aveva reso il sapere scientifico fruibile al grande pubblico della televisione generalista; pubblico che lo aveva ricambiato attribuendogli enorme popolarità e affetto. All’Università di Siena Piero Angela aveva preso parte ai festeggiamenti per il Graduation Day del giugno 2019, l’evento che celebra i laureati dell’Ateneo, tenuto quell’anno per la prima volta in piazza del Campo (15 giugno 2019). Nell’occasione gli era stata conferita la laurea magistrale Honoris Causa in “Strategie e tecniche della comunicazione”, per i suoi meriti nell’ambito della divulgazione scientifica. Piero Angela aveva tenuto la dissertazione intitolata “Il ruolo della tecnologia nella società moderna”.
Lo salutiamo ricordando le sue stesse parole tratte dalla dissertazione: «Questa laurea è un marchio di qualità. E il linguaggio è la chiave che apre le porte della conoscenza. Il futuro sarà in gran parte determinato dalla capacità del nostro Paese di essere competitivo; è però difficile capire come sarà il futuro. L’Università vi ha preparato, ma non si finisce mai di studiare. Il messaggio che vi lascio è questo: cercate sempre l’eccellenza è non accontentatevi della routine. Il mondo sarà difficile, ma chi cerca l’eccellenza avrà sempre le porte aperte».
Il giorno precedente aveva preso parte, in un teatro dei Rinnovati colmo per l’occasione, all’incontro “Raccontare la scienza nell’era delle fake news”, sul tema che tanto amava della divulgazione scientifica