Si barrica in casa dopo la morte della madre e minaccia di uccidersi

Irruzione dei reparti speciali dell'Arma dopo 8 ore di trattative. L'uomo è stato bloccato col taser

Si è risolto dopo 8 ore in località Pozzarello del comune di Monsummano Terme la vicenda che vedeva un uomo barricato in casa con intenti suicidiari.

Grazie all’intervento di personale specializzato dell’Arma dei carabinieri, un 47enne italiano, soggetto psichiatrico, è stato immobilizzato ed affidato alle cure dei sanitari.

La vicenda ha avuto inizio nella mattinata dello scorso 9 agosto, quando sull’utenza d’emergenza 112 è arrivata la segnalazione che l’uomo, dopo il decesso per cause naturali della madre 84enne, si era barricato in casa non permettendo l’ingresso ai familiari e al medico per gli atti relativi alla costatazione della morte.

Veniva quindi attivato immediatamente il protocollo per la gestione di tali eventi e sul posto si sono fiondati i carabinieri della provincia di Pistoia, in stretto contatto con l’autorità giudiziaria.

La tensione era altissima in quanto l’uomo, disperato, minacciava di tagliarsi la gola con un coltello in caso di un intervento.

Un primo tentativo di riportare alla ragione l’uomo dai suoi insani intenti è stato posto in essere dal negoziatore dei carabinieri del Nucleo investigativo di Pistoia, ruolo ricoperto da un maresciallo specializzato all’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri, per intervenire rapidamente per risolvere situazioni di crisi con lo strumento dell’ascolto attivo, appunto “la negoziazione”

Il militare ha cercato immediatamente di entrare in empatia con l’uomo. Per circa 7 ore, utilizzando diversi metodi di approccio, ha condotto un’estenuante trattativa attraverso conversazioni dirette o telefoniche con l’intento di farlo desistere dai suoi insani intenti, effettuata in un ambiente reso difficoltoso anche per le alte temperature.

A supporto dell’attività negoziale è stato anche impiegato un “team” della Sos (Squadra Operativa di Supporto) del 6° Battaglione carabinieri “Toscana” con sede a Firenze, unità altamente qualificata nella risoluzione di interventi che incidono fortemente sull’ordine e sulla sicurezza pubblica.

Dopo la complessa trattativa, visto che l’uomo continuava a rifiutare qualsiasi tipo di aiuto e minacciava di uccidersi, è stato autorizzato l’intervento del “team” Sos i quali dopo aver abbattuto ogni ostacolo fisso interposto tra loro e l’uomo esagitato, procedevano alla sua immobilizzazione utilizzando la pistola ad impulsi elettrici (Taser X2).

L’uomo, che prima dell’intervento dei militari si era inferto due ferite alla spalla e al petto con un coltello da cucina, è stato immediatamente soccorso dal personale sanitario già presente nell’area di operazione e trasportato all’ospedale San Jacopo di Pistoia con parametri vitali stabili.

Le autorità competenti hanno emesso nei suoi confronti un Aso, accertamento sanitario obbligatorio

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