Tragedia in hotel, la compagna: “Non volevo quel tipo di rapporto”. Si ipotizza la violenza sessuale

Sul corpo dell'ex campione trovati graffi ai polsi fatti dalla donna

Il sospetto della violenza sessuale, di un rapporto non consenziente, è quello che è emerso dall’interrogatorio della compagna di Richy Bibey, il turista inglese, ex campione di rugby, trovato morto in una camera di albergo a Firenze.  

La donna, sentita dalla polizia in ospedale, dopo l’intervento chirurgico a Careggi, è stata informata dagli inquirenti del decesso.

Ho urlato, ho chiesto aiuto, perdevo tanto sangue, stavo malissimo – ha riferito nel pre – interrogatorio con gli uomini della squadra mobile fiorentina -. Non volevo avere quel tipo di rapporto”. 

Una verbalizzazione vera e propria è comunque rimandata dopo altri accertamenti. Anche se, sul corpo dell’uomo, sono stati trovati graffi ai polsi, fatti dalla compagna, che porterebbero ad ipotizzare che la stessa abbia tentato di difendersi dalla violenza. 

Poi la droga, cocaina, e alcol, come emerso dai tossicologici.

Il fascicolo aperto in procura resta comunque per il reato di omicidio colposo a carico di ignoti.

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