Elicottero precipitato sul monte Cusna: 5 morti e due dispersi

Nell'impatto il monomotore si è incendiato. Il relitto raggiunto dai soccorritori

Era nascosto tra la vegetazione semibruciata, in fondo ad una gola scoscesa ricoperta di alberi. Interrotta solo a tratti dalla nuda roccia e dai resti di un rogo estinto di recente, che ne ha restituito i resti alla vista di un velivolo dell’aeronautica militare. Sono state prima alcune tracce, i segni di un incendio e frammenti metallici contro la parete rocciosa a mettere sulla strada i soccorritori che per il terzo giorno consecutivo portavano avanti le ricerche dell’elicottero decollato giovedì scorso (9 giugno) da Tassignano e scomparso come nel nulla sull’Appennino, dove ha dovuto fronteggiare un violento temporale: a bordo 6 imprenditori del cartario insieme al giovane ma esperto pilota padovano. Di questi cinque sono morti e altri due sarebbero ancora dispersi.

L’intera area, uno scosceso canalone in località Segheria, è stata messa sotto sequestro.

Dopo giorni di ricerche senza esito le prime tracce del monomotore sono state trovate stamani (11 giugno) sul Monte Cusna, in provincia di Reggio Emilia, attorno alle 11: tracce che inevitabilmente hanno fatto pensare, e sono compatibili, con l’elicottero di cui non si avevano più tracce da tre giorni.

Vigili del fuoco e soccorso alpino si trovano nella zona del rifugio Battisti, dove è stato fatto il ritrovamento. Non sarebbero state trovate persone vive. L’area del ritrovamento è stata raggiunta anche dall’elicottero antincendio della Regione Toscana con tecnici del soccorso alpino a bordo.

Le prime tracce trovate da un’escursionista

Da quanto appreso sarebbe stato un escursionista, che si trovava a terra nell’area del Cusna, a segnalare ai soccorritori probabili resti dell’elicottero, poi individuato da un velivolo della Guardia di Finanza che ha sorvolato la zona segnalata.

Cratere e segni di detriti potrebbero corrispondere a quelli dell’elicottero scomparso con a bordo il pilota e sei imprenditori del cartario che si erano imbarcati all’aeroporto di Tassignano.

L’elicottero precipitato e l’incendio

Nel precipitare sul crinale l’elicottero si sarebbe incendiatoo e avrebbe provocato un rogo tra gli alberi limitrofi all’impatto con il suolo. È la prima ricostruzione dei soccorritori che hanno notato alcuni arbusti bruciati prima di rinvenire il rottame.

I frammenti sono stati rinvenuti da un elicottero del 15esimo stormo dell’Aeronautica militare. Sul velivolo di soccorso erano presenti uomini del soccorso alpino e speleologico e uomini del soccorso alpino della guardia di finanza che si sono calati con un verricello. L’individuazione è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici.

Tre giorni di ricerche sui crinali

Le ricerche non si erano fermate nemmeno nella notte, ma dell’elicottero scomparso sull’Appennino non era stata trovata nessuna traccia, almeno fino a metà mattinata della terza giornata di ricerche.

Già nella giornata di ieri la zona battuta dalle squadre di vigili del fuoco, soccorso alpino e protezione civile si era spostata sul versante emiliano dell’Appennino, in un luogo più distante rispetto all’ultimo segnale cui si era agganciato il cellulare del pilota, attorno alle 10,10 di giovedì mattina, ovvero San Pellegrino in Alpe, Pievepelago e Pavullo.

Le ricerche, coordinate dalla prefettura di Modena, competente per territorio, dove ieri sono arrivati anche gli ambasciatori di Turchia e Libano per assistere nelle operazioni per ritrovare i connazionali, si sono estese in territorio emiliano fino a quando nei pressi del rifugio Battisti si sono trovati i presunti resti del relitto.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2022/06/10/nessuna-traccia-dellelicottero-sparito-con-7-persone-a-bordo-riprese-le-ricerche-sui-crinali-dellappennino/295352/

Chi era a bordo dell’elicottero

A bordo dell’elicottero Augusta, di proprietà della Avio Srl, oltre al pilota Corrado Levorin, 32 anni di Padova, c’erano 4 imprenditori turchi e due libanesi che corrisponderebbero ai nomi di  Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak.

L’elicottero come ormai noto era stato ingaggiato dalla Electric80, partner di Gambini Group di Altopascio e ospite nell’open house dell’azienda in provincia di Lucca, nell’ambito della manifestazione It’s tissue. Da qualche giorno faceva la spola da Tassignano al trevigiano per portare clienti in visita allo stabilimento della Roto Cart, per visionare alcuni nuovi macchinari innovativi legati al settore del tissue.

(notizia in aggiornamento)

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