Percepisce indebitamente un finanziamento, nei guai una pizzeria di Viareggio foto

La guardia di finanza sequestra la somma di 23500 euro: la titolare aveva "gonfiato" le perdite per il Covid per ottenere un fondo agevolato

Per l’accusa aveva presentato ricavi non veritieri per ottenere un finanziamento a tasso agevolato, previsto dal decreto liquidità a favore delle imprese danneggiate dall’emergenza sanitaria del coronavirus. Ma la guardia di finanza di Viareggio l’ha smascherata, i guadagni 30 volte superiori a quelli effettivi erano stati indicati ad arte per rientrare nei requisiti per l’ottenimento del fondo destinato alle piccole e medie imprese.

Adesso, la titolare di una pizzeria di Viareggio è finita nel mirino e le fiamme gialle hanno eseguito nei suoi confronti una misura cautelare per il sequestro di 23.500 euro, pari all’importo ottenuto.

La donna, titolare di una ditta individuale, secondo quanto ricostruito, nel giugno 2020 aveva presentato istanza di accesso al finanziamento, autocertificando ricavi riferiti al 2019 ben 30 volte superiori rispetto a quelli effettivi e dichiarati, riuscendo così ad ottenere un finanziamento di 25.000 euro a fronte di 1.500 euro di contributo spettante. Le misure a sostegno dell’economia introdotte dal Governo per far fronte alla crisi economica e sanitaria generate dal Covid-19 si ponevano, infatti, l’obiettivo di fornire sostegno alla attività economiche che nei primi mesi del 2020 avevano subito un calo del fatturato rispetto al 2019.

La donna ed il marito sono stati, pertanto, denunciati alla procura della Repubblica di Lucca per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche e falso e il pm titolare delle indagini ha richiesto ed ottenuto dal gip l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, finalizzato alla confisca fino a concorrenza dell’importo indebitamente percepito pari ad 23.500 euro.

Il decreto è stato eseguito in questi giorni dalle fiamme gialle viareggine che hanno sottoposto a sequestro le disponibilità presenti sul conto corrente dell’indagata ed un autoveicolo intestato alla stessa.

La guardia di finanza precisa che le evidenze probatorie sono state acquisite nell’ambito delle indagini preliminari; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

Si tratta del secondo sequestro operato dalle fiamme gialle in Versilia negli ultimi due mesi, dopo quello che ha colpito un altro titolare di una pizzeria per una somma indebitamente percepita pari ad  25.000 euro.

L’operazione condotta dalla guardia di finanza testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo a tutela del bilancio dello Stato, degli enti locali e della collettività, affinché il pieno rispetto delle regole e il corretto impiego dei fondi pubblici possano concretamente aiutare la crescita produttiva e occupazionale.

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