Imbrattato con scritte di matrice fascista un ufficio dell’università di Siena

Il presidente Giani: “Un gesto inaccettabile e vigliacco che condanniamo fermamente e su cui ci auguriamo sia fatta chiarezza al più presto”

Imbrattato con scritte di matrice fascista un ufficio dell’università di Siena.

L’azienda ospedaliero-universitaria senese esprime piena solidarietà e vicinanza all’università di Siena e alla Cgil “per il vile e intollerabile atto vandalico e intimidatorio – dicono – compiuto la scorsa notte all’interno del Rettorato dell’Università di Siena, ai danni della postazione di lavoro di una dipendente dell’ateneo, e condanna fermamente ogni forma di intimidazione e discriminazione”.

“L’università è il luogo del dialogo, del confronto e dello spirito democratico per eccellenza – afferma Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese – e i sindacati svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori. Chi attacca università e sindacato, attacca la Costituzione; chi prende di mira un lavoratore compie un gesto deplorevole e ignobile, da condannare con fermezza. Esprimo a nome di tutta l’Aou Senese piena vicinanza a tutta la comunità accademica, alla lavoratrice e alla Cgil”.

A condannare l’episodio è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani insieme all’assessora a lavoro, università e ricerca Alessandra Nardini: “Un gesto inaccettabile e vigliacco che condanniamo fermamente e su cui ci auguriamo sia fatta chiarezza al più presto”. 

“Quanto accaduto è un episodio gravissimo, in Toscana non c’è e non ci sarà mai spazio per rigurgiti nazifascisti, omofobia, violenza e discriminazioni. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della resistenza, antifascismo, inclusione, pari opportunità, rispetto e dialogo con i sindacati, pilastro della democrazia”.

“L’università è il luogo della cultura e della conoscenza, fondamentale nella formazione delle giovani generazioni di cittadine e cittadini e non possiamo certo assistere in silenzio a quanto accaduto – proseguono Giani e Nardini, che concludono esprimendo – solidarietà alla dipendente dell’università, al rettore Frati, all’ateneo tutto e alla Cgil”.

Solidarietà e sdegno anche da parte di Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana: “Una inaccettabile intimidazione a una lavoratrice e delegata sindacale che rappresenta i suoi colleghi, alla Cgil tutta e a chi si rispecchia nei valori democratici e antifascisti. Un gravissimo e vile atto di matrice fascista per di più perpetrato in spazi di democrazia come un luogo di lavoro, a pochi giorni da un momento di partecipazione come le elezioni Rsu, e l’ateneo, culla di libertà e rispetto delle idee”.

“Di fronte a questi fatti – aggiunge Angelini – che rimandano a un passato buio che troppo spesso si fa ancora vivo, occorre una risposta forte e importante, a partire dal presidio indetto per domani davanti al rettorato. Come Cgil spesso in questi anni siamo stati nel mirino di attacchi fascisti: sappiano che non ci faremo intimidire e che porteremo sempre avanti i valori della resistenza, dell’inclusività e dell’antifascismo”.

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