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Cronaca
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La polizia intercetta un’auto sospetta: era rubata

22 marzo 2022 | 09:00
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La polizia intercetta un’auto sospetta: era rubata

Arrestato anche uno spacciatore trovato con ovuli di eroina

Intensificati i controlli da parte della questura di Arezzo nello scorso fine settimana, con attività mirate al contrasto dei reati predatori e di quelli inerenti gli stupefacenti.

Nella mattina di venerdì gli agenti, impegnati costantemente nell’attività di controllo del territorio anche in relazione al contrasto dei furti in abitazione, hanno incrociato in via Romana, un’ autovettura Citroen per la quale era stata diramata nei giorni scorsi una nota di ricerca in quanto rubata nella zona di Castiglion del Lago. Gli operatori si sono messi subito all’inseguimento dell’auto che cercava di far perdere le proprie tracce con manovre pericolose, imboccando anche strade secondarie; nonostante tali tentativi la macchina veniva poi bloccata in via Pievan Landi, dove uno dei due occupanti è stato fermato mentre l’altro si è dato a precipitosa fuga a piedi per i campi circostanti. Le immediate ricerche del fuggitivo si sono concluse due ore dopo, quando gli uomini della squadra mobile lo hanno rintracciato nelle campagne sopra Agazzi. Per i due, entrambi di nazionalità albanese, è scattata la denuncia per ricettazione e per possesso di arnesi atti allo scasso, in quanto all’interno dei veicolo sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni cacciaviti di grosse dimensioni.

Sul versante del contrasto allo spaccio degli stupefacenti, gli uomini Mobile, nel pomeriggio di venerdì  hanno arrestato un cittadino nigeriano di 44 anni. L’uomo, agli arresti domiciliari per scontare una condanna per spaccio di droga, durante un controllo di routine ha cercato, alla vista degli agenti, di disfarsi di una piccola scatola di medicinali; gli operatori, accortisi del movimento sospetto, hanno recuperato la scatola che risultava contenere 5 ovuli di eroina per un peso complessivo di 50 grammi. Per il cittadino nigeriano è scattato l’arresto convalidato nella mattina di sabato dall’autorità giudiziaria. Al termine del processo il tribunale di sorveglianza di Firenze ha revocato la misura alternativa degli arresti domiciliari, ripristinando la custodia in carcere e pertanto nella serata di ieri  è stato tradotto presso il carcere di Sollicciano.