Ripara le auto ma non ha l’autorizzazione: scoperta officina abusiva a Camaiore

La Guardia di finanza sequestra gli attrezzi e sanziona il titolare e due clienti

Un’autofficina del tutto abusiva a Camaiore. È stata individuata al termine di alcune settimane di indagini, dai militari della Guardia di Finanza di Lucca: sequestrati gli strumenti di lavoro e sanzionati il titolare e due clienti.

I militari, nell’ambito del dispositivo di contrasto dell’abusivismo commerciale, hanno scoperto un’autofficina meccanica a Camaiore, gestita da un cittadino italiano, residente a Torre del Lago, che operava senza alcuna autorizzazione prevista dalla legge per la riparazione di autoveicoli.

Conseguentemente, sono stati sequestrati i mezzi utilizzati per l’esercizio abusivo dell’attività: due ponti sollevatori, apparecchiatura per l’equilibratura degli pneumatici, un macchinario ad aria compressa per smontaggio pneumatici, un tablet per la diagnosi di centraline delle autovetture e cavi/adattatori di connessione, così come sono stati elevati verbali di accertamento di sanzioni amministrative nei confronti di tre persone.

In particolare, i militari, nel corso degli ordinari servizi di controllo economico del territorio, avevano notato diverse autovetture entrare e uscire da un capannone, privo di insegne e con le vetrate oscurate. È stato, quindi, pianificato ed eseguito un intervento nei locali sotto osservazione per verificare il rispetto delle autorizzazioni previste per l’esercizio delle attività di autoriparazione.

Le fiamme gialle hanno rilevato, quindi, all’atto dell’accesso che all’interno del capannone era presente una vera e propria officina meccanica fornita di attrezzature e macchinari e che, in quel momento, erano in manutenzione due autovetture, poste sui ponti e con alcune parti del motore smontate. Il titolare dell’impresa, tuttavia, non è stato in grado di esibire l’avvenuta l’iscrizione al registro delle imprese esercenti attività di autoriparazione, istituito in Camera di Commercio competente per territorio, che autorizza l’esercizio della specifica attività. Il soggetto non è stato in grado di esibire la documentazione contabile e fiscale.

La strumentazione rinvenuta, come detto, è stata sequestrata ai fini amministrativi e il cittadino viareggino, nonché i proprietari delle due autovetture in riparazione, sono stati sanzionati poiché la normativa impone, per ragioni di sicurezza, di avvalersi, per la manutenzione e riparazione dei veicoli, solo di imprese autorizzate.

L’attività di autoriparazione, infatti, è disciplinata puntualmente per elevare il grado di sicurezza nella circolazione stradale attraverso una qualificazione dei servizi resi dalle imprese che effettuano interventi sui veicoli e la professione di autoriparatore è riservata a quei soggetti che, in possesso dei requisiti ritenuti necessari, possano garantire che gli interventi sui mezzi di trasporto circolanti su strada vengano effettuati a regola d’arte.

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