Le truffe agli anziani non vanno in quarantena o in vacanza: a Pescia controlli di prevenzione

I consigli della polizia

Le truffe non vanno in quarantena e neanche in vacanza! I malintenzionati, purtroppo, non si fanno scrupoli e sono sempre a caccia di qualcuno da raggirare, prendendo di mira in particolar modo le persone anziane.

A tal proposito, nell’ultima settimana nel territorio di Pescia e zone limitrofe, sono stati intensificati i servizi di prevenzione generale e controllo del territorio a mezzo di equipaggi della polizia di Stato con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze.

L’attività è stata effettuata con la finalità di prevenire i furti all’interno delle abitazioni e i reati di truffa in danno alle persone anziane e alle fasce deboli.

Nella circostanza sono state effettuate perquisizioni alla ricerca di strumenti di effrazione e refurtiva, controllate auto e persone che si aggiravano con fare sospetto in zone cittadine che in passato erano state teatro di reati predatori.

L’attività preventiva è stata focalizzata, inoltre, sulle truffe in danno agli anziani. Quest’ultimo periodo, connotato da severe restrizioni, ha favorito la permanenza prolungata tra le mura domestiche, rendendo gli anziani maggiormente esposti ai raggiri, anche telefonici e on line. I truffatori appaiono talvolta alla porta di casa sotto mentite spoglie, quali impiegati di società di pubblici servizi o forze dell’ordine.

Infatti, si sono verificati casi in cui finti operatori della Asl hanno tentano di contattare al telefono diverse persone, con la scusa di dover fare il tampone per verificare la presenza del coronavirus e finti infermieri si sono presentati alla porta con la scusa di sanificare i soldi o per offrire farmaci o presidi medici, piuttosto che dipendenti di società di erogazione di servizi pubblici.

A chiusura dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, gli operatori di polizia del commissariato di Pescia hanno identificato 163 persone e controllato 43 veicoli.

La polizia di Stato è sempre presente e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al numero unico europeo di emergenza 112. Parlare con gli anziani, familiari o vicini di casa, e metterli in guardia da possibili raggiri, è il primo passo per aiutarli. E’ fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano il raggiro.

La polizia di Stato suggerisce qualche consiglio per non cadere nella trappola dei truffatori.  Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il numero unico di emergenza uno.uno.due e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbracciarvi. L’intento è di derubarvi di quanto avete indosso. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa cercate un poliziotto o una compagnia sicura. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Non lasciamo soli i vostri anziani. Anche se non abitiamo con loro facciamoci sentire spesso e interessiamoci ai loro problemi quotidiani. Ricordiamoci che, anche se non lo chiedono, gli anziani hanno bisogno di noi.

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