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Accoglie sanitari e carabinieri con casco in testa, piede di porco e mazza di legno in mano. In manette 18enne livornese

14 gennaio 2022 | 11:45
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Accoglie sanitari e carabinieri con casco in testa, piede di porco e mazza di legno in mano. In manette 18enne livornese

Il giovane è finito in cella

Accoglie sanitari e carabinieri con casco in testa, piede di porco e mazza di legno in mano. In manette 18enne livornese.

E’ accaduto ieri (13 gennaio) poco prima delle 14.

Nei minuti precedenti una donna aveva richiesto l’intervento del personale medico sanitario del 118 e delle forze dell’ordine nel quartiere Corea, in quanto il figlio, in stato di escandescenza, già agli arresti domiciliari, stava spaccando i mobili dentro casa e stava usando violenza verbale nei confronti della stessa madre.

Il personale della Misericordia e i carabinieri, giunti sul posto in rapida successione, hanno trovato il giovane ragazzo, affacciato alla finestra della propria abitazione, che, a petto nudo, indossava un casco per motoveicoli, brandendo un piede di porco e una mazza di legno verosimilmente presa da uno dei mobili spaccati.

Il 18enne prima ha lanciato oggetti di legno nei confronti dei sanitari, per poi indirizzare la propria attenzione sui carabinieri, riuscendo a colpire uno di loro, per fortuna senza conseguenze. La madre e il fratello del ragazzo nel frattempo erano usciti dall’abitazione.

In preda a un sempre crescente stato di esagitazione, il ragazzo ha incrementato le minacce di violenza nei confronti dei militari, rifiutandosi di consentire l’accesso all’interno dell’abitazione.

A seguito di una prima opera di mediazione e dialogo, gli uomini dell’Arma sono riusciti ad accedere all’appartamento, facendo deporre le armi improprie al giovane esagitato. Tuttavia il 18enne, dopo una prima fase in cui sembrava essersi calmato, nel corso delle operazioni connesse all’arresto, ha opposto, nuovamente, resistenza, esercitando violenza e minacce contro gli uomini intervenuti. Nella circostanza, il fratello, rientrato in abitazione, avendo attuato condotte analoghe una volta presa coscienza dell’arresto del fratello maggiore, è stato denunciato per gli stessi reati.

La tempestività, la capacità di dialogo e l’impiego ingente di forze, senza tuttavia esagitare gli animi nel difficile contesto e viste le circostanze, sono stati elementi fondamentali per il buon esito della vicenda, senza conseguenze per nessuno.

Il giovane livornese di 18 anni è finito in cella