Vivere la montagna in sicurezza: appuntamenti col Soccorso Alpino per affrontare la neve

Buone pratiche per sciare e per le escursioni

Vivere la montagna in sicurezza durante la stagione invernale, consapevoli dei rischi, anche in quest’ “epoca Covid”. Sono gli obiettivi dell’iniziativa Sicuri con la Neve, la tradizionale giornata organizzata dal Soccorso Alpino e Speleologico con la collaborazione del Club Alpino Italiano per diffondere la sicurezza e la prevenzione del rischio nell’ambiente montano durante la stagione invernale.

Quest’anno gli appuntamenti e gli incontri con il pubblico si terranno, in tutt’Italia, domenica 16 gennaio. In gran parte delle regioni l’organizzazione ha promosso, in concerto con le strutture territoriali del Soccorso Alpino e Speleologico e del Cai, una serie di iniziative e incontri, in ambiente, dedicati a specifici ambiti della sicurezza. Dall’utilizzo di Artva, pala e sonda, veri  salvavita in caso di valanga – da quest’anno obbligatori per legge nelle attività sportive effettuate ove ci sia un rischio di slavina – alle buone pratiche per affrontare i pendii innevati, lo scialpinismo, le lunghe escursioni invernali, il rischio ipotermia, le tecnologie utili alla sicurezza. Gli incontri vedranno come formatori proprio gli uomini del Soccorso Alpino, affiancati dagli istruttori del Cai e dalle guide alpine.

Una particolare attenzione è stata dedicata alla contingente situazione della pandemia di Coronavirus. Sebbene sia stato scelto di confermare gli incontri in presenza, anche come segnale di ripartenza e voglia di investire nel futuro da parte di tutto l’ ambito montagna, per la partecipazione alle giornate di Sicuri sulla Neve sono richieste particolari e stringenti norme di prevenzione: mascherina obbligatoria per tutti i partecipanti durante le fasi di spiegazione e confronto, distanziamento interpersonale (anche se le attività saranno tutte all’aperto) e la prescrizione, inderogabile, che tutti i partecipanti siano dotati di Green Pass.

ll Soccorso Alpino e Speleologico nel corso di questa pandemia non si è mai fermato; anche in occasione della prima terribile ondata quando di Covid-19 poco si conosceva, gli interventi di soccorso in montagna venivano comunque portati a termine, avvicinandosi anche nel 2021 alla soglia dei 10 mila interventi di soccorso.

Per il Soccorso Alpino e Speleologico parlare di prevenzione è un dovere: “Lo facciamo, come sempre, richiamando fortemente la responsabilità personale, quella responsabilità che serve tanto per far fronte agli incidenti in montagna, quanto per combattere la pandemia”.

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