Caos tamponi, da domani basta un rapido per considerarsi positivi

Non ci sarà più bisogno del molecolare per confermare la positività rilevata con il test antigenico

La variante Omicron dilaga anche in Toscana e cambia le carte in tavola. Entreranno in vigore da domani (29 dicembre) le nuove disposizioni regionali per gestire i casi di positività al Covid19, contenute nell’ordinanza firmata oggi dal governatore Eugenio Giani.

Secondo quanto previsto dall’ordinanza infatti, basterà un test antigenico registrato – ovvero effettuato in farmacia e non fai da te – per confermare la positività al coronavirus e di conseguenza l’isolamento e la quarantena ai contatti stretti che a loro volta dovranno effettuare il test rapido. Non ci sarà quindi più bisogno di confermare l’esito di positività attraverso il tampone molecolare, alleggerendo così il carico sulle strutture sanitarie, dove in queste ore si registrano lunghe code a causa dell’alta contagiosità della variante sudafricana, che secondo i dati sequenziati nei laboratori della Regione, è causa del 70 per cento dei nuovi positivi in Toscana.

“L’ordinanza che ho firmato questo pomeriggio precisa le nuove modalità di diagnosi dei casi positivi e dei contatti stretti, le metodiche di tracciamento ed i criteri di fine isolamento e fine quarantena. In particolare, nel caso di positività del tampone antigenico rapido non si dovrà ricorrere alla successiva verifica col tampone molecolare: questo ridurrà drasticamente il numero di test richiesti, oltre a semplificare alcuni passaggi burocratici, legati per esempio al lavoro. Il test antigenico rapido – spiega il presidente – avrà validità anche per stabilire i criteri di fine isolamento e di fine quarantena, rispettando i giorni previsti dalle disposizioni nazionali: 7 giorni di quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e 10 giorni di quarantena per i soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. Analogo discorso per i positivi, che potranno concludere l’isolamento con  test antigenici rapidi. E’ altresì evidente che coloro che risultano negativi al test antigenico rapido, ma sentono la necessità di una verifica ulteriore, dovranno rivolgersi al proprio medico curante che prenderà le misure più opportune di intervento”.

“Mi preme sottolineare – conclude il presidente Giani – che la Regione sta aumentando in maniera consistente il numero di addetti al tracciamento, in modo da far fronte ad un numero altissimo di verifiche di positività, sia delle persone potenzialmente colpite dal virus, sia dei contatti stretti. In ultimo aggiungo che tutto questo non deve far perder d’occhio l’importanza fondamentale della vaccinazione, dal momento che tutti coloro che hanno completato il ciclo con la terza dose stanno presentando un livello di difesa immunitaria dalla variante Omicron molto elevato. L’invito che rivolgo quindi a tutti i cittadini toscani è di prenotare la terza dose del vaccino, che è la vera e più importante protezione contro il Covid19 e le sue varianti”.

Per quanto riguarda le metodiche, le centrali di tracciamento dovranno prioritariamente tracciare i casi positivi non vaccinati poi i casi positivi vaccinati, poi i contatti stretti limitatamente a quelli avvenuti nelle ultime 48 ore. Le farmacie, le associazioni di volontariato, i laboratori privati, i medici di base e medicina generale ed i pediatri di libera scelta sono chiamati a inserire in tempo reale e correttamente i test antigenici rapidi con esito positivo nei sistemi informatici regionali, per garantire la tempestiva presa in carico dei soggetti.

Per quanto riguarda la fine della quarantena, in relazione ai soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, nel caso di contatti con casi di Covid-19 confermati, coloro che sono ad alto rischio, ovvero sottoposti a contatti stretti, devono rimanere 7 giorni in quarantena e avere al termine di questa il test antigenico negativo oppure devono lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico, mentre i soggetti a basso rischio, per i quali non è necessaria la quarantena, devono mantenere le comuni precauzioni igienico-sanitarie come indossare la mascherina, tenere il distanziamento fisico, igienizzarsi frequentemente le mani e seguire le buone pratiche di igiene respiratoria.

Invece, per quanto riguarda i soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo da almeno 14 giorni, sempre nel caso di contatti con casi di Covid19, sia i soggetti ad alto che quelli a basso rischio devono rimanere 10 giorni di quarantena ed avere esito negativo al test antigenico oppure lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico. La raccomandazione della Regione, in ogni caso, è quella di far eseguire un test diagnostico a fine quarantena, anche antigenico rapido, a tutte le persone che vivono od entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili od a rischio di complicanze. L’ordinanza della Regione avrà validità, a partire da domani, per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria.

Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano parlano di vittoria: “Il tracciamento è dovuto saltare e il nostro sistema sanitario ha raggiunto livelli di pressione inimmaginabili. Alla fine Eugenio Giani, con l’ordinanza di oggi, ci ha dato ragione. Da mesi chiediamo che i tamponi rapidi siano utilizzati per certificare la positività e quindi entrare ed uscire dalla quarantena. La decisione del Governatore dimostra il fallimento della tanto decantata sanità toscana, ma almeno i cittadini non dovranno più impazzire con prenotazioni impossibili o acquistare tamponi molecolari con prezzi al limite della decenza. Adesso, la priorità è scongiurare una eccessiva pressione sulle farmacie allestendo, per esempio, hub per i tamponi oltre a garantire la gratuità degli screening così come chiediamo da tempo”.

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