Gkn: bloccati i licenziamenti e stop alla liquidazione

Il sindaco Fossi: "La lotta paga"

Gkn: bloccati i licenziamenti, e stop alla liquidazione dell’azienda.

A darne notizia è il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi

“Oggi – spiega il primo cittadino – la Gkn è passata all’imprenditore Borgomeo, una buona notizia perché apre una prospettiva reale. Questo è l’esito delle lotte prima di tutto di lavoratori e sindacati: a loro dobbiamo dire grazie.”

“Adesso – aggiunge –  le istituzioni e le rappresentanze potranno lavorare assieme alla proprietà perché questo sia un nuovo inizio. Un bel regalo per il Natale, sono felice. La lotta paga, ecco cosa impariamo”.

” La svolta che ci aspettavamo per il 23 dicembre sulla Gkn è arrivata. Di questo ringraziamo Francesco Borgomeo che è riuscito a tenere fede ai suoi impegni e a chiudere il primo, difficile, capitolo della fabbrica di Campi Bisenzio completando il trasferimento della proprietà. Ora è necessario aprire subito il tavolo istituzionale con la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Campi e tutte le organizzazioni sindacali insieme alla proprietà, chiedendo al governo un impegno a guidare la nuova fase di reindustrializzazione del sito con l’individazione dell’investitore definitivo che darà alla fabbrica di Campi una nuova vita”. È quanto dichiarano Eugenio Giani, il sindaco Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi a proposito delle nuove importanti notizie su Gkn.

“Ora è importante che si raggiunga al più presto una soluzione solida e definitiva, che assicuri il futuro occupazionale e produttivo del sito –  afferma il presidente Giani – Ringrazio i lavoratori che non si sono mai arresi – aggiunge – è anche grazie a loro se siamo arrivati a questo primo risultato”.

Soddisfazione anche da Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e le crisi aziendali: “Abbiamo lavorato giorno e notte per favorire questa soluzione ponte; a noi interessa la soluzione definitiva e per raggiungerla servirà un forte accompagnamento pubblico e il massimo  coinvolgimento di lavoratori e sindacati”.

“Siamo stati informati dal dottor Borgomeo dell’imminente passaggio di quote della ormai ex Gkn di Campi Bisenzio a Firenze. Ci preme chiarire alcuni aspetti – aggiunge la Cgil –  E’ necessario un profilo sobrio della nuova proprietà perché questa soluzione è il risultato della lotta dei lavoratori della Gkn, della mobilitazione, del presidio e della custodia della fabbrica che ci permette di contare su uno stabilimento pronto a ripartire, e all’azione sindacale e legale messa in campo dalla Fiom che con il ricorso in Tribunale ha evitato che a settembre vi fossero i licenziamenti. La nuova proprietà si attivi da subito per chiedere un incontro urgente al ministero dello sviluppo economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, per informare e confrontarsi al fine di raggiungere un’intesa di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni. In quella sede,  Borgomeo dovrà dare seguito agli impegni già presi e sarà necessario dettagliare un cronoprogramma che parta dal rendere noto chi sono gli investitori e quali i loro piani industriali. Al dottor Borgomeo, che ha denominato la nuova azienda Qf, a significare “Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze”, diciamo che la Fiom e i lavoratori avranno fiducia nel futuro sulla base del piano industriale, solido e concreto, che garantisca la continuità occupazionale ed il mantenimento dei diritti acquisiti dei lavoratori. Ricordiamo che, qualora i soggetti impegnati nella reindustrializzazione, per qualsiasi motivo economico e di mercato non dovessero palesarsi, spetterà al proprietario presentare un piano industriale con le suddette garanzie e la compartecipazione di Invitalia. I lavoratori e la Fiom su questa vertenza non sono mai stati spettatori ma artefici del proprio destino. Troppe volte in questa vertenza abbiamo letto dichiarazioni, come sul decreto antidelocalizzazioni, che sono state tradite dai fatti. Continueremo ad affrontare con responsabilità e serietà il confronto con la nuova proprietà per il diritto al lavoro e alla contrattazione, perchè questo futuro ce lo siamo conquistati”.

 

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