Tre rapine in un’ora: fermato un ventenne

Il giovane è ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Fermato dalla polizia di Stato il presunto autore di tre rapine commesse a Livorno giovedì scorso.
È il risultato dell’attività investigativa effettuata dai poliziotti della squadra mobile livornese, già fortemente impegnati sul territorio nell’ambito del potenziamento dei servizi di prevenzione e repressione dei reati predatori disposto dal questore in occasione delle festività natalizie e di fine anno.

Sabato scorso, la polizia di Stato ha proceduto al fermo di un ventenne italiano di origini tunisine, gravemente indiziato di tre rapine aggravate consumate, in rapida successione, nella prima mattinata del 16 dicembre scorso a Livorno.

Il primo episodio si riferisce alla rapina perpetrata nella panetteria Le Sorgenti del Pane, dove un giovane era entrato, alle 5,15, minacciando la dipendente mostrandole un coltello e facendosi consegnare alcuni spiccioli, per poi fuggire a bordo di un ciclomotore.

Poco dopo, verso le 5,50, si era verificata una seconda rapina in danno di una giovane donna che aveva appena effettuato un prelievo al Postamat di corso Amedeo. Le si era avvicinato un ragazzo che, puntandole un coltello, le aveva chiesto di consegnargli i soldi prelevati ed il telefono cellulare, cosa che la donna, molto spaventata, faceva immediatamente per paura di pericolose reazioni.

La terza rapina era stata commessa verso le 6,45, ai danni di una donna che stava camminando in via Paoli, che veniva avvicinata da un giovane che l’aveva minacciata intimandole di consegnargli il denaro ed era scappato su uno scooter.

L’attività investigativa immediatamente avviata dalla Mobile a ritmo serrato ha consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico del ventenne, ulterioremente confermati dagli esiti di una perquisizione che gli investigatori hanno effettuato nella prima mattina di sabato scorso, in occasione della quale è stata sequestrata l’arma ed alcuni indumenti ritenuti essere quelli impiegati nel corso dei colpi.

Alla luce del grave quadro indiziario e del concreto ed attuale pericolo di fuga ritenuto sussistente, gli investigatori hanno effettuato il fermo d’indiziato di delitto del ventenne, che è finito nel carcere di Livorno.

Il fermo è stato convalidato e l’arrestato ha ammesso i colpie, sostenendo di non essere violento e di aver avuto un problema di astinenza dal metadone.

Ora il giovane è agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, che dovrebbe essere idoneo ed adeguato a fronteggiare tali esigenze.

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