Stato di agitazione alle Rsa Sereni Orizzonti: lo hanno proclamato Cgil e Cisl
Richiesta al prefetto e alla Asl di intervenire
Più informazioni su
Stato di agitazione alle Rsa Sereni Orizzonti, sei strutture di assistenza anziani nel territorio fiorentino, che sono Valverde (Firenzuola), Villa San Biagio (Dicomano), Monsavano (Pelago), Villa i Pitti (Signa), Villa Desiderio (Firenze), Arcolaio (Firenze), per un totale di oltre 300 posti letto e oltre 200 lavoratori impiegati.
Lo hanno proclamato Fp Cgil e Cisl Fp Firenze, in quanto lavoratori e lavoratrici continuano a vivere difficoltà nella loro attività a causa di tutti i problemi peraltro segnalati dai sindacati nei mesi scorsi: mancate indennità, mancati riconoscimenti, rischio licenziamento per i manutentori, mancate assunzioni e stabilizzazioni, carichi di lavoro e turni di servizio. Lo scorso 30 aprile era già stato fatto uno sciopero di protesta: “Tuttavia – precisano i sindacati – da lì la situazione non solo non è migliorata ma si è notevolmente aggravata, basti pensare che nella Rsa Monsavano in questi ultimi tre anni c’è stata la riduzione di 8 unità di personale.
Nel dettaglio le criticità sollevate dal sindacato riguardano: la mancata applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale in alcune strutture, senza recupero delle somme arretrate; l’esternalizzazione della manutenzione con dichiarazione, per ora verbale, di licenziamento dei manutentori passata l’emergenza Covid; l’inquadramento al livello inferiore per parte del personale qualificato; il mancato pagamento rol e banca come da contratto nazionale applicato; il mancato riconoscimento di maggiorazioni per lavoro straordinario e supplementare; altre differenze retributive di vario titolo; i carichi di lavoro e i turni di servizio; il mancato accordo sullo smaltimento delle ferie residue; la riduzione delle ore di lavoro nelle cucine con conseguente aggravio di ore straordinarie e/o scadimento delle quantità/qualità dei cibi e delle diete; la mancata sostituzione del personale dimesso con conseguente riduzione degli organici; la mancata stabilizzazione del personale assunto a termine laddove vi sia necessità; il mancato rinnovo dei contratti a termine in essere con aumento dei carichi di lavoro e ricorso programmato a turni non rispettosi dei riposi previsti.
“Chiediamo pertanto al prefetto di Firenze – concludono Cgil e Cisl – di farsi carico di questa situazione e alla Usl Toscana Centro di intervenire con le proprie direzioni al fine di verificare quanto succede nelle strutture a tutela degli operatori e degli utenti”.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.