Centro massaggi a luci rosse a Pistoia, scattano i sigilli e la denuncia per sfruttamento della prostituzione

Bastava aggiungere dai 20 ai 50 euro alla tariffa standard per il massaggio tradizionale per usufruire di prestazioni sessuali. Tra i clienti sia pensionati che giovani
I carabinieri di Pistoia, al termine di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica, sono intervenuti ieri (22 novembre) nel pomeriggio per mettere fine al business avviato da una donna e da un uomo, entrambi cittadini cinesi rispettivamente di anni 50 e 44, domiciliati a Pistoia, i quali sono stati denunciati per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di giovani connazionali.
Stroncato un giro di squillo e colti in flagrante due clienti mentre si stavano rivestendo.
Erano numerosi i clienti che ogni giorno frequentavano il centro Belina Massaggio di Viale Italia a Pistoia. Un viavai di uomini che aveva destato non pochi sospetti, attirando così l’attenzione dei carabinieri.
Infatti, attraverso numerosi servizi di osservazione, i carabinieri hanno documentato un consistente afflusso di clienti, esclusivamente di sesso maschile soprattutto nelle ore pomeridiane e serali. L’attività illecita portata avanti dai cittadini cinesi si svolgeva attraverso una prassi consolidata: i clienti contattavano il centro su un numero di telefono ripotato sulla locandina dello stesso centro massaggi, quindi fissavano un appuntamento con la donna cinese, la maitresse sempre presente all’interno del locale, che si occupava di affidare i clienti alle ragazze le quali, oltre ai massaggi tradizionali orientali, offrivano la possibilità di fruire di prestazioni sessuali di vario genere. Bastava aggiungere dai 20 ai 50 euro alla tariffa standard di 30 euro prevista per il massaggio tradizionale.
Al termine delle prestazioni sessuali, le prostitute ricevevano i contanti dai clienti e provvedevano immediatamente a consegnare il denaro alla maitresse.
Nel corso del blitz da parte dei Carabinieri, due clienti del centro sono stati sorpresi mentre erano ancora intenti a rivestirsi, dopo aver fruito del particolare trattamento da parte delle massaggiatrici.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti profilattici, cellulari dedicati agli appuntamenti e una consistente somma di denaro contante, oltre a diversi documenti al vaglio degli inquirenti. Luci colorate soffuse, candele e profumatori vari, oltre a musica in sottofondo: così il centro massaggi, ora sottoposto a sequestro, si presentava ai clienti che lo frequentavano.
Uomini di tutte le età, anche pensionati e giovani, ad alimentare un giro d’affari, quello dei centri massaggi, che è ripartito dopo un lungo periodo di stop forzato a causa della pandemia.