“Una 50esima edizione all’altezza del suo nome”, San Miniato prepara la Mostra mercato del tartufo bianco foto

"La scarsità del prodotto non aiuta". Obbligatorio il green pass, con controlli a campione

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“Penso che proporremo una 50esima Mostra all’altezza del suo nome”. L’ambiziosa promessa è del presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini che presenta l’edizione delle nozze d’oro tra il tartufo bianco e San Miniato, in programma dal 13 novembre.

“Interesserà – promette – anche zone non centrali come piazza Bonaparte e piazza Grifoni, in modo che tutto il centro storico possa vivere di questa festa. La sicurezza quest’anno ha occupato prevalentemente la nostra attenzione: abbiamo pensato di non mettere i varchi alla città in modo da evitare gli assembramenti, ma una segnaletica attenta con controlli a campione del green pass che sarà obbligatorio. I controlli saranno minuziosi e non sporadici. Inoltre gli stand saranno coperti ma aperti senza chiusure laterali (considerando anche l’attenzione all’impatto ambientale)”.

“Sarà una mostra – continua Marzio Gabbanini – di ripartenza noi ci aspettiamo circa 20mila persone nei tre fine settimana, anche perché sarebbero circa la metà di quelle della mostra del 2019″.
Nozze d’oro ma edizione in rosa: “La Mostra è declinata al femminile: sono state selezionate tutte donne come ambasciatrici del tartufo e anche le chef sono tutte donne”.

“Abbiamo scelto di declinare questa Mostra Mercato al femminile – ha spiegato il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Gabbanini – per evidenziare, semmai ce ne fosse bisogno, che nonostante tante difficoltà, la donna ha raggiunto in tutti i campi numerosi e prestigiosi traguardi. Per questo avremo solo chef donne, le onorificenze e i premi saranno assegnati a donne e negli incontri la figura femminile la farà da padrone”
E quella del 2021 sarà anche la prima mostra mercato capitanata dal nuovo presidente di San Miniato Promozione, che non nasconde: “Organizzare il tutto è stata una grande fatica. Non immaginavo che fosse così difficile, però ho trovato una situazione ben avvita da chi mi ha preceduto e inoltre il valido sostegno del Comune di San Miniato a Credit Agricole e di molte realtà del territorio a cominciare dalle associazioni di volontariato che ci sosterranno con il loro aiuto e ci aiuteranno a garantire al meglio lo svolgimento della manifestazione”.

“Purtroppo – sottolinea il sindaco Simone Giglioli – la scarsità del prodotto di questo anno si riflette sui prezzi dei piatti. Ma sono felice di annunciare che possiamo fare la Mostra, chiaramente la preoccupazione un po’ rimane. Per San Miniato è la manifestazione principe di tutto l’anno, attesa da tutta la Toscana e non solo. È chiaro che quest’anno alcuni progetti di lavoro si sono dovuti interrompere, ma solo il fatto di poterla rifare è importante perché si riscriva di impoverire tutto il tessuto sanminiatese”.
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“Poter tornare a realizzare la Mostra del tartufo è un segnale importante, che ci dà fiducia, del cui abbiamo un grande bisogno – ha aggiunto il sindaco Simone Giglioli -. Ci è mancato moltissimo l’anno scorso non poter realizzare la kermesse più importante per il nostro territorio, la vetrina delle eccellenze enogastronomiche più famosa. E se oggi siamo qui a presentare il programma e pronti a partire con un’edizione piena di novità, lo dobbiamo alla vaccinazione, il primo passo per un lento ma graduale ritorno alla normalità. Ringrazio la Fondazione San Miniato Promozione per lo straordinario lavoro organizzativo, gli sponsor che hanno confermato la loro fiducia nel progetto e mi auguro che sia una 50esima edizione da incorniciare”

Credit Agricole sarà un partener importate come hanno sottolineato sia il sindaco Giglioli che Marzio Gabbanini “Per noi è un’occasione di relazione con il territorio e siamo contenti di essere presenti alla Mostra mercato del tartufo di san Miniato” ha spiegato Monya Giarnò vicedirettrice regionale Toscana di Crédit Agricole. “E’ un’occasione di ripartenza per il territorio dopo il periodo Covid e non potevamo non esserci” .

Tra le novità di quest’anno ci sono sicuramente i sette spazi dove poter gustare il tartufo ma non solo, con eccellenze da tutt’Italia: Piazza Dante, Corso Garibaldi, Piazza del Popolo, Loggiati di San Domenico, Loggetta del Fondo, Piazza della Repubblica e Piazza Duomo.

Andiamo con ordine: in Piazza Dante ci saranno gli stand del Mercatale, di Slow Food e delle Associazioni del Gusto, in corso Garibaldi lo street food, in piazza del Popolo i prodotti enogastronomici provenienti da tutt’Italia, ai Loggiati di San Domenico ecco “La Via dei Sapori”, alla Loggetta del Fondo l’Infopoint della Mostra con i ragazzi dell’I.T. Cattaneo e l’associazione “La Sciabola sul collo”, in Piazza della Repubblica prodotti toscani e non solo, oltre alla presenza di Unicoop e in Piazza Duomo Tartufi e Sapori e “Il tartufo bianco, il vino e l’olio di San Miniato”. Gli spazi espositivi apriranno alle 10 in tutti i tre weekend.
Ci sarà spazio anche per mostre, convegni e visite nell’ecosistema nel quale il tartufo nasce, oltre al tour alla scoperta della storia del tartufo, sia a piedi che in mountain bike. Presenti anche numerosi punti di ristoro: in piazza Dante, grazie a Le Fornaci, La Ruga e Us Balconevisi, in via Conti 40 col Gruppo Fratres, all’antico refettorio Ss. Annunziata (via Carducci 44), lo Chalet del Movimento Shalom ai giardini Bucalossi, al Ristorante del Tartufo al Circolo Cheli (via Guicciardini) e poi al Conservatorio di Santa Chiara.

Il programma della mostra

L’inaugurazione è prevista per sabato 13 novembre con una serie di iniziative che prenderanno il via alle 10 quando verranno presentati gli Ambasciatori del tartufo nel mondo, quattro donne simbolo dell’eccellenza: la professoressa Alessandra Petrucci (rettrice dell’Università di Firenze), Barbara Nappini presidente di Slow Food Italia, Antonella Brancadoro direttrice dell’Associazione nazionale Città del Tartufo, Cristiana Cella responsabile Cisda per i diritti delle donne afghane. Alle 11 un corteo storico sfilerà per le vie della città, mentre alle 11,30 verrà tagliato il nastro, come di consueto, in piazza Duomo, cuore pulsante della Mostra. Dalle 15 alle 19,30 primo appuntamento con l’Officina del Tartufo con interventi della presidente Brancadoro e l’esibizione delle due chef Raffaella Cecchelli e Shamira Gatta.
Domenica 14 novembre, alle 10, si comincia con un importante incontro dal titolo “Le donne e le nuove frontiere della scienza” al quale interverranno Sabina Nuti rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Manuela Roncella direttrice del centro senologico dell’Aoup e membro del Consiglio Superiore di Sanità. Entrambe saranno insignite dell’onorificenza di “Ambasciatrici del tartufo nel mondo”. Spazio anche per la cultura: alle 17.30 nella Sala del consiglio comunale verrà assegnato il primo premio “San Miniato Città della Cultura e del Buon Vivere” al vescovo di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca, al presidente della Fondazione CRSM Antonio Guicciardini Salini e al direttore generale di Crédit Agricole Massimo Cerbai. Un premio speciale alla memoria sarà destinato anche a Dino Arzilli, chef del Ristorante Genovini.

Sabato 20 novembre, alle 10, a palazzo Grifoni, verrà discusso il ruolo della “Farmacia quale presidio sanitario di prossimità”. Alle 15.00 la Filarmonica Del Bravo sfilerà per le vie cittadine, mentre dalle 15.00, all’Officina del tartufo di scena il talk show con Vieri Boncinelli sul tema “Cibo ed Eros”, mentre dalle 16 cooking show a quattro mani a cura dell’associazione Cuochi pisani. A seguire due presentazioni di libri alla Biblioteca comunale “Luzi”: alle 17 Walter Mangini presenta “La terapia celata” e alle 18 Chiara Gozzini presenta “I supereroi sono ta noi”.
Alle 9,30 di domenica 21 novembre, ancora a Palazzo Grifoni, le associazioni Frida, Fidapa e Soropthimist insieme all’assessore alle pari opportunità Elisa Montanelli discuteranno dell’essere donna oggi, tra difficoltà e conquiste. Alle 12, ancora a Palazzo Grifoni, la dottoressa Cristiana Cella verrà intervistata dalla giornalista Francesca Pinochi sul tema della “Resistenza delle donne in Afghanistan”. All’Officina del tartufo alle ore 15 talk show con Ilario Luperini sul tema “Il cibo nell’arte” e, a seguire, cooking show con la chef Maria Luisa Rovari che, alle 17,30, riceverà il Premio Renato Tozzi, al quale interverranno il sindaco Simone Giglioli, il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini e un familiare di Renato Tozzi.

Sabato 27 novembre, all’interno dell’Officina del tartufo, alle 11.30 verrà presentato il libro di Roberto Ippolito, dal titolo “Delitto Neruda” e nel pomeriggio cooking show a cura dell’associazione Cuochi pisani. Alle 17,30 a palazzo Grifoni incontro sul tema “Le donne e la cybersecurity, l’innovazione tecnologica pensata dalle donne” dove interverranno Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Rita Forsi, già direttrice dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione. Domenica 28 novembre, alle 10, all’Officina del tartufo l’ingegnere Virginia Mamone parlerà dei “Dispositivi di realtà aumentata in supporto alla chirurgia” e, dalle 15, cooking show con il tartufo bianco e il vino di San Miniato. A conclusione della kermesse, alle 18, ci saranno le consuete premiazioni per i tartufi più grandi (e non solo).

In ognuno dei sei giorni chef stellati ospiteranno cooking show e per l’ingresso sarà obbligatorio esibire il green pass, così come per le conferenze e l’accesso ai ristoranti. Tutte le ricette preparate interpreteranno il tartufo bianco di San Miniato e saranno servite accompagnate da un calice di vino dell’associazione Vignaioli Sanminiatesi.

 

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