“Sono il diavolo”, chiesti 6 anni di condanna per il 23enne capo della setta che abusò anche di minorenni

Il giovane è accusato di riduzione in schiavitù, violenza sessuale e pornografia minorile

Sei anni di condanna. E’ quanto ha chiesto la procura di Firenze nel processo, con rito abbreviato, a carico di Matteo Valdambrini, il 23enne pratese arrestato dalla squadra mobile fiorentina nel giugno del 2020 con l’accusa di essere a capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali, dopo averli convinti di essere il Diavolo.

Secondo l’accusa il giovane avrebbe abusato di 13 ragazzi, due dei quali minorenni.

Il processo è stato rinviato all’audienza del prossimo 8 novembre.

La vicenda è nota.

Il giovave raccontava ai suo adepti di essere il Diavolo, per incutere timore e costringere i suoi “schiavi” ad avere rapporti sessuali con lui pere ottenere poteri soprannutarli necessari a salvare il mondo. Arrestato, lo studente universitario fu accusato di riduzione in schiavitù, violenza sessuale e pornografia minorile.

In un anno aveva creato una vera e propria setta. Gli adepti venivano anche sottoposto a violenze fisiche, dalle dita negli occhi e morsi sulle braccia dal “vampiro’ per recuperare i poteri delle entità soprannaturali nelle quali si erano incarnati in passato,  come i lupi mannari.

L’indagine era partita dopo la denuncia presentata dalla mama di due ragazzi

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