“Boom di certificati per malattia con l’obbligo del green pass”, scatta l’esposto in procura

L'azione del Codacons: "Si verifichi la veridicità della documentazione"

Il boom di certificati per malattia presentati dai lavoratori in Toscana dal 15 ottobre – data di ingresso delle norme sul green pass – ad oggi, finisce al vaglio delle procure toscane.

Il Codacons ha deciso infatti di fare chiarezza sull’abnorme crescita delle certificazioni per malattia presentate dai lavoratori della regione a far data dal 15 ottobre, numeri che, secondo l’associazione, “potrebbero realizzare veri e propri reati, come quello di falso ideologico e truffa aggravata”.

In Toscana i certificati presentati venerdì 15 ottobre sono risultati in aumento del +21,2%, con 5.717 certificazioni, +16,4% lunedì 18 ottobre e +11,1%, martedì 19, con un incremento medio nei tre giorni del +17,3%. “Una crescita abnorme – sottolinea Codacons -che fa sorgere il sospetto che in Toscana molti lavoratori, non disponendo di Green pass e non volendo ricorrere al tampone, abbiano scelto di mettersi in malattia allo scopo di non recarsi al lavoro e non subire le sanzioni previste per i dipendenti pubblici e privati privi di certificazione sanitaria – spiega il Codacons – Malattie con ogni probabilità inesistenti che producono un danno per le casse dell’Inps e potrebbero realizzare reati sia da parte dei lavoratori, sia dei medici che hanno firmato certificati falsi”.

Per tale motivo il Codacons annuncia oggi un esposto non solo alla procura di Luca ma anche a quelle di  Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, in cui si chiede di aprire indagini sul territorio in merito all’escalation di certificati per malattia presentati dai lavoratori del Toscana dal 15 ottobre ad oggi, acquisendo la relativa documentazione e verificando l’operato dei medici di base.