Foto osè e ricatto: in manette un minorenne per estorsione a sfondo sessuale

Arrestato a Piombino un minorenne del Marocco per estorsione a sfondo sessuale.

Il ragazzino, appena 16enne, è stato colto dalla polizia nella flagranza del reato di estorsione perpetrato in danno di una coetanea e della famiglia di lei.

Articolata la vicenda che ha portato ad individuare il minore come responsabile del reato

Il giorno dei fatti, la madre della vittima aveva ricevuto una telefonata che le indicava di controllare nella cassetta della posta, dove costei avrebbe dovuto trovare una missiva di interesse. Effettuata la verifica, la donna aveva trovato una lettera contenente alcune foto che ritraevano la figlia svestita (non in viso, ma riconoscibile da alcuni particolari) e in atteggiamenti di natura sessuale, con acclusa la richiesta di versare 2.500 euro, pena l’inoltro del materiale fotografico anche al padre della ragazza. Nel manoscritto erano contenute precise indicazioni su come sarebbero stati tenuti i contatti con la famiglia, e cioè tramite un profilo Instagram con il quale sarebbe stata contattata la figlia maggiorenne.

Poche ore più tardi iniziavano a giungere messaggi al profilo Instagram creato per l’occasione dalla sorella maggiorenne della vittima, sul quale venivano date indicazioni sulle modalità di consegna del denaro che avrebbe evitato la divulgazione delle foto osè. Inizialmente veniva indicato di lasciare la busta con i soldi in una piazza di Piombino, ma gli estorsori cambiavano modalità, causa la vicinanza alla zona prescelta di una pattuglia di una forza di polizia. Le nuove indicazioni consistevano nel prelevare nuovamente la busta e riporla nella cassetta per la raccolta della posta pubblicitaria installata all’esterno del civico di un’ altra via di questo centro cittadino.

La madre della vittima si era rivolta alla polizia di Stato per denunciare il tentativo di estorsione in danno della figlia minore, e gli uomini della squadra Anticrimine del commissariato  di Piombino organizzavano immediatamente un servizio finalizzato all’accertamento dei fatti ed alla individuazione degli eventuali responsabili. Nel contempo, la sorella della vittima continuava a seguire le indicazioni a lei fornite dai presunti estorsori, quando poco più tardi gli investigatori osservavano il sospettato allontanarsi dal portone del civico individuato, seguito da altro giovane. Il sospettato, minorenne con diversi precedenti di polizia, veniva fermato e trovato in possesso delle banconote all ‘uopo contrassegnate, nonché in possesso di sostanza stupefacenteò.

Il giovane, arrestato e finito nell’istituto penale per minorenni di Nisida, si trova ora al Cp di Roma

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