Torna ai domiciliari un giovane del branco che aveva rapinato un minorenne

Aggravata la misura cautelare
Lo scorso 19 marzo era giunta al 112 una chiamata di aiuto da parte di un 17enne che, agitato, riferiva di trovarsi in via di Novoli e di essere stato, poco prima rapinato da 4 persone ai giardini di Piazzale Medaglie d’oro, nei pressi di via Baracca. A seguito della chiamata, subito girata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Firenze, veniva inviata sul posto una pattuglia della stazione di Firenze Peretola, competente per territorio, che rintracciava il giovane in strada.
Aveva un dolore ad una spalla ma, prima di recarsi al pronto soccorso ove gli verrà diagnosticata la contusione della spalla, della clavicola destra e del bacino, con prognosi di 7 giorni, raccontava ai militari ciò che gli era successo.
Poco prima, mentre si trovava con alcuni amici ai Giardini di Piazzale Medaglie d’Oro, era stato avvicinato da quattro ragazzi, di poco più grandi di lui, i quali, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo avevano dapprima accerchiato e spinto a terra e, mentre alcuni di questi lo trattenevano, i restanti tentavano di rubargli il telefono cellulare e la cintura dei pantaloni, non riuscendovi a causa della resistenza del giovane, arrivando tuttavia da impossessarsi del portafogli firmato contenente la somma di 50 euro e di una collanina color oro.
Nel corso del racconto, successivamente formalizzato in denuncia e confermato anche da alcuni testimoni, il giovane aggiungeva che gli autori della rapina avevano abbandonato sul posto i documenti che erano custoditi nel portafogli, fornendo una descrizione particolareggiata dei 4, da lui già visti in zona in altre circostanze.
Dalle descrizioni fornite, i militari operanti riuscivano a individuare una rosa di possibili autori del fatto, dalle cui foto, sottoposte in visione alla vittima, venivano riconosciuti tutti e 4 i coinvolti.
Si trattava di un 22 enne algerino, un 17enne marocchino, un 18enne marocchino, e un 21enne italiano di origini brasiliane, immediatamente sottoposti a perquisizione nei rispettivi domicili fiorentini, in esito alla quale, nell’abitazione del 22enne veniva rinvenuto il portafogli firmato della vittima.
Per questi fatti, le risultanze investigative raccolte avevano consentito, nel maggio 2021, ci fu l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari – disposta dal Gip su richiesta del pm ed eseguita dai Carabinieri della Stazione di Firenze Peretola – nei confronti dei tre giovani, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di rapina aggravata e lesioni personali aggravate ai danni del minorenne fiorentino.
Poche settimane dopo, per uno dei tre. il 18enne marocchino, la misura cautelale in atto era stata mitigata in quella meno afflittiva dell’obbligo di presentazione alla Pg. Ma sin da subito il giovane non ottemperava alla prescrizioni imposte presentandosi in orari difformi da quelli previsti, tanto che, su segnalazione della stazione di Firenze Legnaia, comando competente, veniva imposto il parziale aggravamento della misura in atto, alla quale veniva aggiunto l’obbligo di dimora nel comune di Firenze. Ma neanche questa ulteriore misura è bastata.
Il 1 luglio infatti, il giovane è stato denunciato per l’ipotesi di rapina in concorso. Il giovane infatti, ricevuto nella sua abitazione un pacco con pagamento alla consegna, dopo aver ceduto al corriere la somma di 140 euro, quale prezzo di acquisto di un paio di scarpe, appurato, una volta aperto il pacco, che le stesse non erano del colore richiesto, insieme allo zio che immobilizzava il corriere, aveva la somma, prelevata dalle tasche del corriere, oltre alla somma aggiuntiva di 50 euro, pagamento di altra consegna.
Per questi fatti i carabinieri i Firenze Peretola, hanno dato esecuzione all’ennesima ordinanza di aggravamento delle misura cautelare in atto, sostituita con quella degli arresti domiciliari, ovvero quella originaria, l’unica misura ritenuta idonea ad evitare il rischio di recidiva.