Danno per disservizio e d’immagine, ex dirigente della Regione condannato dalla Corte dei Conti

Simone Sorbi dovrà liquidare all'ente circa 30mila euro. È stato condannato per l'appropriazione di alcune somme ricavate da fatture per servizi mai realizzati

Dopo la condanna penale ora il risarcimento stabilito dalla Corte dei Conti per un ex dirigente della Regione Toscana. La magistratura contabile lo ha condannato a circa 30mila euro di risarcimento danni, tra danno per disservizio e danno all’immagine.

Simone Sorbi era stato accusato di aver fatto pervenire cospicui finanziamenti alla Deimos, dalla quale fra il 2007 e il 2011 ha attinto oltre 100 mila euro. È stato condannato con un altro imputato in relazione a due contributi di 72170 euro da lui erogati nel 2008 alla Fondazione per il clima e la sostenibilità e all’Istituto di biometeorologia del Cnr (Ibimet), che nel 2010 hanno liquidato alla Deimos 24 mila e 21 mila euro per ricerche e analisi di mercato, mai svolte, secondo le accuse.

Sorbi e il suo sodale sono stati interdetti per sempre dai pubblici uffici e condannati a risarcire la Regione Toscana. Era stata disposta la confisca di 75mila euro. La sentenza penale era stata quindi trasmessa alla procura della Corte dei Conti e nei giorni scorsi è arrivata la sentenza di primo grado della magistratura contabile. Il processo, nel quale la Regione si era costituita parte civile, si era concluso con la sentenza 6341/2016 del tribunale di Firenze che aveva dichiarato Sorbi e il suo complice colpevoli del reato limitatamente all’appropriazione delle somme di denaro di alcune fatture del marzo/aprile 2010, emesse da Deimos Srl verso la Fondazione per il clima e la sostenibilità e l’istituto Ibimet e pagate nello stesso periodo da tali enti, condannando Sorbi alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione, al pagamento delle spese processuali e, in solido con l’altro imputato, al risarcimento del danno in favore della parte civile costituita, liquidato a titolo di danno patrimoniale in 75mila euro oltre rivalutazione ed interessi legali a decorrere dall’aprile 2010 al saldo e, a titolo di danno non patrimoniale (danno all’immagine), in 10mila euro oltre rivalutazione e interessi legali a decorrere dalla pronuncia al saldo, e al pagamento delle spese di costituzione della parte civile.

In sede di appello le parti avevano poi concordato, ex articolo 599 bis del codice di procedura penale una riduzione della pena, recepita dalla corte d’Appello di Firenze con sentenza del 27 gennaio del 2020. Nei giorni scorsi la sentenza: “La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Toscana, in composizione collegiale, definitivamente pronunciando, condanna Simone Sorbi al pagamento in favore della Regione Toscana dell’importo complessivo di 29387,89 euro, di cui 9387,89 euro per danno da disservizio e 20mila euro per danno all’immagine, già comprensivo di rivalutazione, oltre gli interessi, nella misura di legge, dalla data di pubblicazione della presente sentenza e fino al soddisfo”.

Doppia condanna dunque per l’ex dirigente della Regione Toscana.

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