Incrocia la sua auto rubata e si lancia all’inseguimento: la polizia blocca la vettura sulla FiPiLi

Due i denunciati

Nella giornata di ieri (19 settembre), verso le 13, 30, le pattuglie della squadra volanti della questura di Pisa sono intervenute in periferia dopo la segnalazione di un residente che ha riferito al 113 di essere a bordo di un ‘auto guidata da un amico e di avere casualmente incrociato, in via Aurelia nord zona Navicelli, la propria autovettura Mercedes Classe A, che in precedenza gli era stata rubata, con due uomini a bordo.

L’uomo lo scorso 15 settembre aveva lasciato l’auto in un parcheggio in zona via Pietrasantina, perché aveva smarrito le chiavi, recandosi a casa per recuperare quelle di riserva e decidendo di andare a recuperarla l’ indomani. Non trovandola sul posto, aveva presentato denuncia in caserma dai carabinieri, che l ‘altroieri, sabato 18, l’ avevano recuperata abbandonata a poche centinaia di metri dal luogo del furto. Il proprietario si era recato sul posto ed ottenuto dai militari la restituzione del mezzo. Anche stavolta l’ aveva lasciata in strada perché impegnato col lavoro, in attesa di recuperarla con calma, ed anche in questa seconda occasione nel pomeriggio, dopo aver terminato il turno di lavoro, era riandato sul posto e con sua grande sorpresa non aveva trovato l’ autovettura.

Ieri pomeriggio, mentre un collega lo accompagnava, aveva dunque incrociato la sua vettura ed allertato la polizia. L’uomo aveva incitato il suo collega a mettersi all’inseguimento dell’auto, comunicando in diretta alla sala operativa della questura gli spostamenti e la posizione del veicolo, consentendo alle due volanti dirottate nel frattempo sul posto, sulla FiPiLi bloccare l’ autovettura all’ altezza della area di servizio Titignano sud.

I due occupanti sono stati perquisiti sul posto, accompagnati in questura e, al termine delle incombenze procedurali, denunciati per ricettazione in concorso. Si tratta di due cittadini rumeni residenti a Pisa, un 46enne ed un 30enne, con precedenti per reati contro il patrimonio. Nella successiva perquisizione domiciliare, disposta dal Pm  di turno nel frattempo avvisato dagli operatori, i poliziotti hanno sequestrato tre telefoni cellulari due tablet e un Pc portatile, dei quali i due non hanno saputo giustificare il possesso e parimenti sottoposti a sequestro perché ritenuti provento di furto.

Su questi dispositivi saranno effettuati gli accertamenti di rito per risalire ai proprietari, ai fini della successiva restituzione; il veicolo rubato è stato portato in questura e poi consegnato al proprietario nel frattempo sopraggiunto.

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