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Guardia di Finanza di Livorno in trasferta in Sardegna: sequestrati 8 quintali di marijuana

17 settembre 2021 | 10:36
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Guardia di Finanza di Livorno in trasferta in Sardegna: sequestrati 8 quintali di marijuana

L’operazione è scattata dopo l’arresto nel porto labronico di un cittadino sardo che trasportava infiorescenze della pianta stupefacente

Erano le prime ore del mattino del 29 luglio scorso quando le fiamme gialle di Livorno hanno effettuato un blitz in Sardegna, con il rinvenimento e il sequestro di 857 chili di infiorescenze di marijuana.

Perquisizioni scattate dopo l’arresto, avvenuto nel porto di Livorno, il 25 maggio, di un cittadino sardo, colto in flagrante dai finanzieri del secondo Nucleo operativo del gruppo di Livorno durante il servizio di controllo del traffico passeggeri provenienti da Olbia. L’uomo trasportava all’interno di un’auto 20 chili di infiorescenze di marijuana con livelli di Thc molto al di sopra dei limiti consentiti.

Da quell’arresto sono originate le indagini dell’operazione Ferry Flower, dirette dalla procura di Livorno. Gli investigatori delle fiamme gialle infatti sono riusciti a risalire a varie località della Sardegna, poi oggetto dei sopralluoghi che hanno permesso di pianificare e organizzare le successive perquisizioni disposte dalla Procura labronica. Nel frattempo, dopo l’arresto a Livorno, l’uomo aveva ricevuto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Olbia, al fine di svolgere la sua attività lavorativa. Ma le perquisizioni nelle località individuate dalle fiamme gialle livornesi, su ordine della locale procura, hanno confermato che l’arresto del cittadino sardo sarebbe stato solo una parte, seppur rilevante, di un traffico interregionale di stupefacenti.

Il blitz di fine luglio ha riguardato più luoghi del micro-continente sardo, spaziando in vari territori e ha visto la partecipazione dei finanzieri dei gruppi della finanza di Olbia e Nuoro, che hanno affiancato le fiamme gialle labroniche. Così, in una delle località individuate, in particolare a Telti, nelle campagne della Gallura, i finanzieri del secondo nucleo operativo del Gruppo di Livorno e i colleghi sardi hanno rinvenuto, all’interno di due capannoni isolati, 857 chili di infiorescenze di marijuana nascosti all’interno di barili di plastica, buste, sacchi di cereali – anche già imballati per la vendita – nonché strumentazione idonea alla pulitura e al confezionamento delle infiorescenze.

Il luogo del blitz sarebbe emerso da una conversazione social tra l’arrestato e un altro soggetto che avrebbe la materiale disponibilità dei due capannoni incriminati.

All’interno della chat erano disponibili video e foto raffiguranti gli immobili e diverse infiorescenze di marijuana nonché un bollettino postale inerente alla fornitura di energia elettrica in Telti, intestato a una società cessata nel 1987 e il cui titolare era deceduto nel 2014. In effetti, dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso come l’uomo della Seradegna avesse la disponibilità di 8 quintali di cannabis che non riusciva a vendere. E l’indagato, nelle sue conversazioni telefoniche, avrebbe sempre fatto riferimento alla canapa sativa legale, presumibilmente al fine di “depistare” le indagini.

Una volta confermato che la percentuale di Thc di questa ingente quantità di sostanza stupefacente era ben superiore ai limiti di legge, le fiamme gialle di Livorno hanno sequestrato la marijuana e tradotto al carcere di Bancali entrambi gli indagati, realizzando uno dei sequestri più importanti di marijuana mai avvenuto in Sardegna.

I due sono stati quindi arrestati e gli atti sono nelle mani della procura di Tempio Pausania per il prosieguo delle indagini.