Giovane madre gestiva giro di spaccio a professionisti insospettabili

In manette i componenti della gang smantellata dalla polizia

Un giro di spaccio di cocaina a professionisti insospettabili è stato smantellato durante un’operazione antidroga, che si è concentrata soprattutto in Versilia. La gang, secondo quanto ricostruito, riceveva le ordinazioni e poi provvedeva alla consegna dello stupefacente a domicilio, evitando in questo modo che i clienti venissero controllati con lo stupefacente. Ed a gestirla, secondo l’accusa, c’era una giovane mamma di tre bambini piccoli.

Le cessioni, secondo l’accusa, venivano effettuate sempre trasportando piccole quantità al fine di poter addurre in caso di controlli quale giustificazione l’utilizzo per fini personali.  Dall’attività è emerso però che alcuni clienti lasciavano addirittura la tessera bancomat e gli spacciatori provvedevano a ritirare direttamente il corrispettivo, dopo la cessione dello stupefacente. Nel gruppo, capeggiato da una ragazza italiana di 25 anni di Viareggio S.S. che si faceva chiamare la Marocchina, era coinvolta anche la madre di quest’ultima, C.A. di 45 anni, la quale, oltre ad aiutare la figlia nell’organizzare le cessioni, provvedeva direttamente a consegnare lo stupefacente ai clienti, nonché il compagno S.S., un uomo di origini magrebine che si occupava di consegnare lo stupefacente presso l’abitazione della donna.

Dall’attività tecnico-investigativa è emerso che la pusher ha effettuato diverse cessioni persino portando con sé i figli di anni 1, 2 e 4, escamotage adottato al fine di eludere eventuali controlli, come il fatto di essere regolarmente assunta presso un’impresa di pulizia, attività che, come dalla stessa asserito in una conversazione captata, serviva “da copertura”.

La donna, secondo la polizia, si riforniva da un gruppo di tunisini e marocchini che operavano in Viareggio nella Pineta di Ponente ed incassavano dalle cessioni circa 1500 euro al giorno.

Anche durante il lockdown la stessa ha continuato ad effettuare le consegne autocertificando di recarsi al cimitero di Viareggio per fare visita ai suoi cari.

Nel corso dell’attività d’indagine non sono mancate intimidazioni ai clienti che avevano accumulato debiti, al fine di regolarizzare i pagamenti. La “marocchina”, per vanificare eventuali perquisizioni da parte delle forze dell’ordine all’interno del proprio appartamento, aveva nascosto lo stupefacente e la somma provento dell’attività di spaccio in una cantina messa a disposizione da una terza persona.

All’esito dell’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lucca che ha richiesto ed ottenuto dal gip l’emissione di misure cautelari nei confronti degli indagati, nella mattinata di oggi la Squadra mobile della Questura di Lucca, coadiuvata da agenti del Commissariato di Viareggio e da un equipaggio della polizia municipale di Viareggio, ha tratto in arresto in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere J.M., 24 anni di origini marocchine, D. A., 39enne anche lui marocchino, D.W., 30 anni tunisino, e D. H., 38 anni anche lui tunisino.

Nel corso dell’operazione è stata, anche, sottoposta alla misura degli arresti domiciliari la ragazza ritenuta essere la mente della banda, mentre è stato applicato l’obbligo di dimora nei confronti di C.A. 36 anni e A.E. italiano, 25 anni.

Alla donna detta la “Marocchina” non è stata applicata la custodia cautelare in carcere in ragione del fatto che è mamma di 3 bimbi in tenera età.

Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente tipo cocaina suddivisa in dose e bilancini di precisione.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.