In carcere |
Cronaca
/

Detenuto aggredisce un agente della penitenziaria. Alta tensione al carcere di Sollicciano a Firenze

8 settembre 2021 | 15:00
Share0
Detenuto aggredisce un agente della penitenziaria. Alta tensione al carcere di Sollicciano a Firenze

La denuncia del Sappe

Detenuto aggredisce un agente della polizia penitenziaria.

Alta tensione al carcere di Sollicciano a Firenze.

La denuncia è del sindacato Sappe per voce del segretario nazionale per la Toscana Pasquale Salemme.

“Non si placano le aggressioni nei confronti dei poliziotti – spiega -Un detenuto extra comunitario  ha aggredito senza un apparente motivo, con diversi schiaffi, l’agente di polizia penitenziaria preposto al servizio che gli aveva appeno aperto la cella per permettergli di riporre all’esterno la spazzatura”.

Il poliziotto ha riportato una prognosi di 5 giorni.

“Esprimo, a nome del Sappe – aggiunge il segretario del sindacato – vicinanza e solidarietà al collega ferito nonché calorosi auguri di una pronta guarigione”.

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Importante è evidenziare, infine, che la quotidianità professionale del Corpo di Polizia Penitenziaria non si contraddistingue affatto per violenza ma per essere invece professionisti della sicurezza che sanno conciliare le attività di polizia con quelle di trattamento rieducativo”.

Il Sappe evidenzia infine che, nello stesso arco di tempo, “nelle carceri della Toscana si sono contati 597 atti di autolesionismo, 44 tentati suicidi sventati in tempo dalla Penitenziaria, 292 colluttazioni e 13 ferimenti: cifre comunque contenute grazie alla professionalità, all’abnegazione ed al senso del dovere della  Penitenziaria, che ha comunque bisogno di uomini e nuovi strumenti operativi per fronteggiare l’emergenza in atto”.