Aggredita dal fidanzato che le aizza contro l’Amstaff: arrestato e portato in carcere

Per la prognosi di 30 giorni per lesioni varie e frattura del setto nasale

Aggredita dal fidanzato che le aizza contro il cane: arrestato e portato in carcere.

Nella mattinata di ieri (1 agosto), i carabinieri del Radiomobile sono intervenuti in via Francesco Veracini poiché era stata segnalata alla centrale operativa una lite in strada tra un uomo ed una donna.

Giunti immediatamente sul posto, i militari dell’Arma hanno notato la presenza di una giovane coppia che aveva da poco terminato di litigare e, nella circostanza, la donna presentava delle escoriazioni al collo e un vistoso ematoma all’altezza dello zigomo destro, oltre ad un segno di un morso all’avambraccio sinistro e molteplici graffi a quello destro.

I carabinieri intervenuti hanno richiesto l’intervenuto del personale del 118 che ha trasportato la vittima all pronto soccorso dove le veniva diagnosticata una prognosi di 30 giorni per lesioni varie e frattura del setto nasale.

Da una ricostruzione dei fatti, la donna aveva subito maltrattamenti da parte del fidanzato da circa un mese. In merito al grave episodio di ieri ha riferito che la lite, nata in casa, era scaturita per motivi di gelosia che lei aveva avuto nei confronti del compagno il quale, l’aveva afferrata facendola cadere in terra e stringendole le mani al collo. La stessa era riuscita a liberarsi ma l’uomo aveva continuato a percuoterla in tutto il corpo con calci e pugni. Non contento, le aizzava contro il proprio cane di grossa taglia (razza Amstaff), il quale ha tentato di morderla più volte al braccio destro procurandole fortunosamente solo delle lievi escoriazioni.

La lite, dalla casa è poi proseguita in strada. Inoltre, da approfonditi accertamenti è emerso che lo scorso primo luglio, la vittima aveva subito un’altra grave aggressione da parte del compagno il quale, con uno schiaffo, le aveva cagionato la lesione del timpano,

L’uomo è  stato tratto in arresto per il reati di maltrattamenti in famiglia e tradotto presso il carcere di Firenze Sollicciano.

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