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Cronaca
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Prostituzione, arrestato un 50enne a Grosseto: affittava case alle sex workers

28 luglio 2021 | 12:39
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Prostituzione, arrestato un 50enne a Grosseto: affittava case alle sex workers

Cinque le abitazioni date in locazione

I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Grosseto, hanno dato stamattina esecuzione ad un’ordinanzadi applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Grosseto,  Sergio Compagnucci, nei confronti di un noto imprenditore 50enne di Grosseto, ritenuto responsabile di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

L’operazione di oggi arriva al termine di una lunga ed articolata attività di indagine, nata diniziativa e avviata in seguito ad alcune segnalazioni pervenute da cittadini, anche attraverso telefonate dirette al numero di emergenza 112, che lamentavano un giro di prostituzione in svariate abitazioni del apoluogo.

L’indagine, convenzionalmente denominata Messalina, vede la sua origine dalla necessità di arginare una importante attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nella citta di Grosseto, svolta allinterno di ben cinque appartamenti gestiti dall’indagato.

L’attività investigativa è stata eseguita perlopiù attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamenti, nonché tramite lanalisi dei tabulati telefonici relativi alle utenze in uso allindagato e alle persone dedite alla prostituzione, per circoscrivere la loro presenza nelle abitazioni anzidette, e con il contestuale esame della documentazione bancaria acquisita a carico della persona sottoposta ad indagini.

Durante l’ attività investigativa, protrattasi per oltre 6 mesi, sono stati monitorati numerosi siti web di annunci dedicati al sesso a pagamento con donne e transessuali, e sono stati escussi diversi clienti, accertando un considerevole giro di prostituzione oramai radicato nella città capoluogo.

In particolare veniva riscontrato che, numerose prostitute, sia italiane che straniere, provenienti da diverse zone dItalia e non solo, svolgevano la loro attività di meretricio negli appartamenti direttamente gestiti dall’indagato e si rivolgevano a costui, in quanto ormai ben conosciuto in quegli ambienti.

Lui stesso, infatti, vantava di avere unesperienza pluriennale nel settore, tanto poi da gestire direttamente tutta lillecita filiera, decidendo dove collocare le donne e i trans, in base a determinati standard di prestazioni e relativamente alle richieste del mercato locale, nonché facendo loro anche da autista, accompagnandole presso le sue varie case di appuntamento e spostandole periodicamente da un alloggio allaltro, per meglio accontentare i tanti clienti in continua ricerca di sempre nuove ragazze e trans.

Inoltre, dalle laboriose indagini, espletate con metodi tradizionali e con lausilio di sistemi tecnologici e satellitari, è emerso che il 50enne si occupava personalmente delle illecite locazioni immobiliari, richiedendo, ad ogni prostituta, somme di denaro anche superiori a 500 euro alla settimana, fino ad acquisire un volume daffari illeciti pari ad oltre 10.000 euro al mese.

Lo stesso indagato ha sin da subito dimostrato, alla luce dei dialoghi captati e della capacità di ottimizzare le risorse umane dedite alla prostituzione, di essere perfettamente a conoscenza dell’attività di meretricio svolta all’ interno delle sue cinque abitazioni, ove molto spesso vi collocava contemporaneamente anche più di una prostituta per ognuno degli immobili (facendo così assumere giuridicamente la denominazione di case di prostituzione), dispensando suggerimenti e consigli per attirare un maggior numero di clienti, senza destare troppi sospetti nei condomini interessati.