Con la patente revocata vanno a La Spezia con un furgone e rubano un monopattino: arrestati a Carrara foto

Il pm, in attesa dell'udienza di convalida, ha disposto i domiciliari

Rubano un monopattino elettrico e finiscono in manette.

Entrambi con la patente revocata, in barba ai divieti di guidare se ne sono andati con un furgone in trasferta a La Spezia, dove hanno rubato un monopattino elettrico che qualcuno, dopo il noleggio, aveva lasciato incustodito per la strada. Quando sono tornati indietro, però, ad aspettarli hanno trovato i carabinieri, che li hanno localizzati grazie all’antifurto satellitare installato sul veicolo a due ruote. Per entrambi sono scattate le manette ai polsi.

Negli ultimi tempi i monopattini elettrici sono molto ricercati anche tra i malviventi, infatti in molte città italiane sono frequenti i furti di questo veicolo a due ruote che evidentemente è diventato un oggetto dei desideri anche per i ladri e ricettatori.

L’ultima operazione dei carabinieri di Carrara ha confermato questa tendenza, visto che due, di 52 e 71 anni, sono finiti in manette proprio per il furto di un monopattino in sharing, cioè uno di quelli che possono essere presi a noleggio utilizzando una semplice applicazione telefonica e poi si lasciano parcheggiati a fine corsa, dove successivamente vengono recuperati dall’operatore che offre il servizio, grazie ad un localizzatore satellitare installato su ogni veicolo.

L’allarme alla centrale operativa dell’Arma è arrivata nel pomeriggio di venerdì (18 giugno), dopo che il call center della società di noleggio Bit Mobility che gestisce una flotta di circa trecento monopattini in condivisione in tutta la città di La Spezia, ha registrato sul monitor di controllo dei localizzatori satellitari uno spostamento sospetto. La prova che effettivamente qualcosa di strano stava accadendo è arrivata subito dopo, quando la posizione del segnale satellitare sulla mappa ha indicato che il monopattino elettrico si stava allontanando da La Spezia, tra l’altro ad una velocità decisamente superiore rispetto ai 25 chilometri orari che sono obbligatori per legge.

Quando il gps ha cominciato a segnare le strade di Carrara, è partito l’ordine di intervento per una pattuglia dei carabinieri di Avenza, che in via Giovan Pietro ha intercettato un furgone con a bordo due soggetti che erano appena arrivati e stavano parcheggiando. A quel punto l’equipaggio dell’Arma è entrato in azione. Prima sono stati identificati i due uomini che erano sul furgone, entrambi di Carrara con una sfilza di precedenti alle spalle, poi è scattata la perquisizione del mezzo, che ha consentito ai carabinieri di recuperare il monopattino rubato a La Spezia.

Per discolparsi, i due hanno raccontato di averlo trovato per strada, quindi pensando fosse abbandonato, in buona fede lo avevano preso di peso e portato via. Quella versione, peró, non ha convinto gli investigatori, che invece sono andati a fondo e hanno pure scoperto che nessuno dei due poteva guidare il furgone, visto che in passato avevano avuto vari problemi con il codice della strada. Per questo motivo, per entrambi sono scattate le manette ai posti con l’accusa di “furto aggravato in concorso”, invece il conducente è stato anche sanzionato per guida senza patente, con il fermo amministrativo del furgone.

Al termine dell’operazione, i carabinieri hanno illustrato tutti i dettagli della vicenda al pm Roberta Moramarco che ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà lunedì prossimo in Tribunale a Massa.

Considerato che i servizi di micromobilità elettrica sono in costante ascesa non solo nelle grandi città ma anche nei centri più piccoli, i carabinieri raccomandano di rispettare le regole stabilite dagli operatori che offrono questo nuovo tipo di soluzione per spostarsi, soprattutto è bene sapere che qualsiasi atto di vandalismo e di furto prevede sanzioni penali e civili molto pesanti, infatti tutti i veicoli sono dotati di gps, per cui rubarli è praticamente impossibile visto che per ogni spostamento non autorizzato arriva la segnalazione ad un cervellone centrale che poi consente alle Forze dell’Ordine di intervenire tempestivamente.

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