Trafugata dal conservatorio Santa Maria degli Angeli, i carabinieri recuperano l’opera del maestro di Marradi foto

Ritrovata la Madonna col Bambino e i Santi Girolamo e Domenico

Recuperata dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale l’opera del maestro di Marradi trafugata dal conservatorio Santa Maria degli Angeli di Firenze negli anni ’80

Oggi (16 giugno) nell’auditorium del conservatorio Santa Maria degli Angeli di Firenze, il dipinto del XV secolo raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Girolamo e Domenico è stata restituita dal capitano Claudio Mauti, comandante del Nucleo al dottor Francesco Neri, presidente della Fondazione Conservatorio Santa Maria degli Angeli. Il dipinto, eseguito con tecnica a tempera su tavola centinata, misura 100×69 centimetri ed è attribuito al maestro di Marradi. Era stato trafugato negli anni Ottanta dall’Istituto citato.

Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione pervenuta al nucleo dall’ufficio esportazione oggetti d’antichità e d’arte di Firenze relativa alla presentazione della bellissima tavola, da parte di un antiquario fiorentino, per l’esportazione all’estero. La commissione esaminatrice, intuendo che si trattava di un dipinto del Maestro di Marradi appartenente al conservatorio di Santa Maria degli Angeli, schedato nel 1985, ha informato il comando Tpc per le verifiche.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di appurare che l’opera, anche se catalogata, già nel 1985 non era più presente presso il conservatorio, perché in restauro da un artigiano locale. In seguito l’opera, in circostanze in corso di accertamento, fu acquistata dal padre dell’antiquario fiorentino che, per molti anni, l’ha lasciata appesa nel salone della sua abitazione. L’opera è stata poi ereditata dal figlio, anch’egli antiquario.

Accertata la corrispondenza della tavola con quella catalogata, di proprietà della fondazione conservatorio di Santa Maria degli Angeli, il professionista ha provveduto a consegnarla spontaneamente affinché fosse ricollocata nella sua sede di origine.

I riscontri effettuati hanno permesso di procedere con un sequestro d’iniziativa, convalidato dalla procura della Repubblica  di Firenze, che ne ha disposto la restituzione all’ente proprietario.

Questa restituzione rientra nell’ambito della collaborazione tra i carabinieri e gli uffici diocesani responsabili del patrimonio culturale ecclesiastico. Attraverso i consigli pratici contenuti nelle Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici disponibili sul sito www.carabinieri.it, pubblicati dal ministero della cultura, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Comando Tpc, le diocesi documentano dettagliatamente i beni culturali in loro possesso tramite un’accurata catalogazione, contribuendo in modo significativo a identificare il prezioso patrimonio artistico in caso di denuncia, sottrazione o dispersione.

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