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Cronaca
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Spaccia al posto della sorella arrestata ad aprile: in manette il fratello

13 maggio 2021 | 09:57
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Spaccia al posto della sorella arrestata ad aprile: in manette il fratello

L’uomo ha patteggiato la pena

Un giovane incensurato aveva preso in mano le redini dello spaccio di eroina sostituendosi alla sorella, finita in carcere a metà aprile perché vendeva droga dai domiciliari. Nella stessa abitazione della spacciatrice, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi del fratello, pizzicato con 15 grammi di eroina.

L’ultimo arresto dei carabinieri di Carrara ha confermato che nel mondo della droga gli affari illeciti dei pusher non si fermano mai, anzi quando una pedina viene tolta dallo scacchiere dello spaccio, spesso un’altra prende il suo posto. A confermare questa regola è stato un 42enne incensurato che da qualche settimana aveva cominciato a spacciare dosi di eroina al posto della sorella, che fino a metà aprile era ai domiciliari in un appartamento poco distante dalla centralissima Piazza Alberica, dove era stata denunciata e arrestata ripetutamente, perché continuava a vendere droga direttamente da casa sua.

Per questo motivo, gli abitanti del centro storico che in passato avevano segnalato ai carabinieri il problema della droga nel quartiere, sono tornati in caserma per raccontare che purtroppo, dopo alcune settimane di pace, la situazione era tornata quella di prima, compreso il rinvenimento di alcune siringhe abbandonate per la strada.

I militari dell’Arma hanno così ricominciato gli appostamenti nella stessa zona, dove hanno scoperto che paradossalmente i ripetuti arresti della spacciatrice poi finita in carcere, avevano creato una nuova opportunità di “lavoro” al fratello, che pur avendo un’occupazione vera, si era messo a spacciare eroina per “arrotondare” lo stipendio da muratore.

Dopo aver osservato le attività del 42enne, i carabinieri del Nucleo Operativo sono entrati in azione e lo hanno fermato proprio davanti l’abitazione della sorella, dove si era trasferito da poche settimane, praticamente appena la donna era stata portata in carcere. Scattata la perquisizione, gli uomini dell’Arma gli hanno trovato nel borsello 15 grammi di eroina, poi quando sono entrati in casa hanno trovato il classico “kit dello spacciatore”, ovvero due bilancini di precisione e vari ritagli di cellophane per preparare le dosi. Sostanzialmente l’uomo aveva seguito le orme della sorella, ma la sua carriera di pusher è stata molto più breve, infatti come succede nella quasi totalità dei casi, è terminata con l’arresto in flagranza per detenzione illecita di stupefacenti ai fini di spaccio.

Il 42enne ha patteggiato una pena a quattro mesi di reclusione e 800 euro di multa, sospesa con la condizionale.